Scienza

Si può sopravvivere senza Facebook?

Pare proprio di sì e farebbe anche bene

Sono varie decine di milioni, gli iscritti a Facebook e ne fanno gli usi più disparati: dalla condivisione di notizie, agli aspetti più ludici che possono essere i tanto amati/odiati giochi, i selfie realizzati durante momenti di svago, come alla pubblicazione di video musicali.

Strumento utile per le imprese e gli operatori dell’informazione che, grazie al noto social network riescono a raggiungere una vasta platea di utenti.

Ma siamo sicuri che ormai non si possa più fare a meno di Facebook, pena l’esclusione da quella vita virtuale dalla quale per molti, sembra essere impossibile prescindere? A questa domanda ha provato a rispondere uno studio realizzato dall’Happiness Research Institute che, come riferisce ‘Focus’, ha condotto un test su un campione di 1095 persone che ha diviso in due gruppi: al primo è stato chiesto di utilizzare Facebook come sempre; al secondo, di interromperne completamente l’impiego. Il tutto, per una settimana. Pare che il risultato sia piuttosto sorprendente: il secondo gruppo, quello che non ha usato Facebook ne avrebbe guadagnato in qualità dell’umore.

Sembra infatti che Facebook abbia un certo potere per quel che riguarda il governo del sentimento di invidia. Se si vedono i post di qualcuno che sta godendo di un momento di particolare felicità, come potrebbe essere ad esempio, un viaggio o una cena conviviale e se questi momenti sono negati per mille ed una ragione a chi li vede, si manifesta una discreta dose di insoddisfazione, data dal paragonare la propria vita con quella di chi se la sta passando bene. Risultato, la condizione di infelicità aumenta in termini di probabilità, del 39%.

Quel che si innesca, è quindi quello che lo studio spiega: “Piuttosto che concentrarci su ciò di cui abbiamo davvero bisogno, abbiamo l’infelice tendenza a focalizzarci su ciò che hanno le altre persone”.

La ricerca ha espresso percentuali abbastanza preoccupanti, circa quanto un uso smodato di Facebook possa far male. Se l’88% delle persone che si sono sottoposte al test, private dall’uso di Facebook, ha dichiarato di sentirsi felice, l’81% di coloro i quali hanno continuato ad usarlo ha condiviso lo stesso stato d’animo. Il 54% di chi ha usato Facebook, al termine del test si è dichiarato “preoccupato”, mentre questo si è manifestato nel 41% di chi non ne ha fatto uso. Il senso di solitudine è stato provato dal 25% dei frequentatori di Facebook, mentre il 16% di chi ne è rimasto lontano, ha sentito la medesima sensazione.

Colori i quali hanno accettato di non utilizzare il noto social, hanno sentito la necessità di agevolare attività sociali date dalla vita vera; inoltre, affermano di aver riscontrato un miglioramento della concentrazione. Differente è per chi non si è staccato da Facebook: nel 55% dei casi, ha avvisato la sensazione di stress.

Con questi numeri, viene da affermare che come sempre nella vita, esagerare non fa mai bene. Ben vengano i social network come Facebook ma occorre sempre ricordarsi che, una volta spento il computer, fuori dalla porta di casa c’è una vita vera da vivere: ed è meravigliosa.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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