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SIRIA. Assad: “I missili occidentali uniranno il Paese sotto la mia leadership”

Intanto Trump ringrazia gli alleati e Tajani invita alla tutela di Israele

I missili sparati dalle forze armate statunitensi, francesi e britanniche sulla Siria, pare non abbiano scalfito minimamente la calma ed il buon umore del presidente Assad che ieri ha dispensato sorrisi e cordialità nei confronti di una delegazione politica russa che lo ha incontrato. Il numero uno del governo di Damasco ha affermato che l’unico effetto sortito dai missili occidentali, sarà quello di “unire il Paese” sotto la sua leadership. Le parole di Assad sono state riferite dal parlamentare russo Dmitry Sablin.

Il presidente siriano ha voluto inoltre rimarcare la campagna di menzogne ordita contro la Siria e la Russia, in occasione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tenutosi dopo il raid. Questo, secondo Assad, “dimostra che entrambi i Paesi stanno combattendo una battaglia non solo contro il terrorismo, ma anche a difesa del diritto internazionale che si basa sul rispetto per la sovranità degli stati e della volontà dei loro popoli”.

Nel frattempo, gli ispettori dell’OPAC, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, sono giunti in Siria ed hanno avviato le indagini per capire se, durante l’attacco a Duma del 7 aprile, costato la vita a 40 civili, siano effettivamente stati impiegati cloro e sarin. Ne ha dato notizia il Viceministro degli Esteri siriano, Ayman Soussan. “Il team di verifica è arrivato a Damasco sabato e si recherà a Douma domenica (ieri ndr)”, ha affermato Soussan aggiungendo: “Garantiremo che possano lavorare in maniera professionale, oggettiva, imparziale e liberi da qualsiasi pressione”.

Sul fronte opposto, il presidente americano Donald Trump ha telefonato sabato ai suoi alleati, Emmanuel Macron e Theresa May per ringraziarli di quanto fatto nel corso dell’azione militare nella notte tra venerdì e sabato. Tutti sono concordi sul fatto che i bombardamenti “hanno avuto successo” e che erano necessari per indebolire le scorte di armi chimiche nella disponibilità del governo di Damasco. In Gran Bretagna però, c’è timore di possibili ritorsioni da parte di Mosca, a seguito del raid sulla Siria.

Il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, intervenendo a Tgcom24, ha affermato che in Siria “c’è molto da fare e bisogna agire perché la situazione non degeneri” e bisogna anche “garantire la sicurezza di Israele”. “L’attacco americano – ha aggiunto Tajani – più che contro i russi e Assad mi sembrava portare un messaggio chiaro agli iraniani perché non vadano al di là di un certo limite al confine”. “UE e ONU devono fare di più, in quell’area il confronto non è tra USA e Russia ma è molto più intricato, ci sono interessi iraniani, sauditi, turchi, bisogna garantire la sovranità di Israele, tutelare la minoranze cristiane, è un ginepraio”. Il presidente del PE ha fatto sapere che proseguirà le consultazioni sulla situazione in Siria, sentendo la premier britannica Theresa May, mentre nella giornata di oggi, a Strasburgo, avrà luogo la Plenaria del Parlamento Europeo. Domani, al Parlamento Europeo è previsto l’intervento del presidente francese Emmanuel Macron.

Per quanto riguarda le Nazioni Unite, dopo la bocciatura della bozza di risoluzione russa di condanna all’attacco in Siria presentata al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno fatto circolare una loro bozza di risoluzione che contiene l’avvio di aiuti umanitari in Siria, senza alcun ostacolo; una tregua immediata e la richiesta al governo siriano di impegnarsi in negoziati di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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