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SIRIA. DOPO L’ATTACCO: i cittadini inneggiano ad Assad

Mosca: "Lanciati oltre 100 missili". Putin: "Un atto di aggressione"

Damasco, 14 aprile – Dopo l’attacco missilistico ad opera delle forze armate americane, francesi e britanniche, Damasco si è risvegliata stamane in un clima di calma tesa. Centinaia di cittadini sono scesi in piazza con bandiere siriane ed immagini di Assad, inneggiando al presidente.

Il Ministero della Difesa russo ha affermato che durante il raid sono stati lanciati oltre 100 missili da crociera ed aria-terra, aggiungendo di non aver attivato i propri sistemi di difesa missilistica. L’azione è stata contrastata solo dagli strumenti militari siriani.

Il Ministro della Difesa francese, Florence Parly ha dichiarato che Mosca è stata preventivamente avvisata dell’azione militare che ha definito “legittima, limitata e proporzionata”.

Sul fronte delle reazioni internazionali si registrano quelle dell’Iran. L’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema iraniana, ha bollato il raid come “un atto criminale” dal quale, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia “Non otterranno alcun beneficio; proprio come non hanno fatto in Iraq, in Siria e in Afghanistan, negli ultimi anni, commettendo gli stessi atti criminali”.

Veemente la reazione del presidente russo Vladimir Putin che parla di “un atto di aggressione” nei confronti di un Paese che sta combattendo il terrorismo, sottolineando che in mancanza di un mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU, si è di fronte ad una violazione del diritto internazionale.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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