Politica

TAGLIO DEI VITALIZI: LA RIVOLTA DEGLI EX PARLAMENTARI

Il presidente della Camera, Roberto Fico non fa sconti: oltre 1.300 assegni nel mirino

Ne abbiamo sentito parlare per mesi, tanto da pensare che fosse la solita boutade da campagna elettorale e invece, i fatti hanno smentito lo scetticismo. La delibera per il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari è arrivata sul tavolo dell’Ufficio di Presidenza della Camera e, a giudicare da quanto ha affermato il presidente di Montecitorio, Roberto Fico, quei fogli non saranno destinati a finire ricoperti da un ampio strato di polvere. Entrerà in vigore dal prossimo 1 novembre.

Nel mirino ci sono 1.338 assegni sui 1.405 erogati che rappresentano la pensione o almeno parte di essa, per altrettanti ex deputati. Fico ha detto chiaramente che il taglio dei vitalizi “è tra i principali obiettivi della legislatura”. Dal loro ridimensionamento, lo Stato dovrebbe poter risparmiare dal 40 al 60% pari a circa 200 milioni di euro a legislatura. E’ questione di giorni e la delibera andrà in discussione alla Camera: si parla della settimana che va dal 9 al 13 luglio. Per quanto attiene al Senato, ci vorrà un po’ di più poiché la presidente, Maria Elisabetta Alberti Casellati è all’estero in visita istituzionale negli Stati Uniti sino a fine settimana. Ed è stata proprio la presidente del Senato ad invitare a “soluzioni condivise”, onde evitare il violare un diritto acquisito. La Casellati pensa a quegli ex rappresentanti della Repubblica italiana che oggi, per sopraggiunti limiti di età sono impossibilitati a trovare un’altra fonte di guadagno e non vorrebbe vederli percepire un reddito, “magari inferiore al reddito di cittadinanza”.

Per arrivare a produrre la delibera, come ha spiegato lo stesso Fico, c’è stata una serrata collaborazione tra Istituzioni e l’Enti previdenziale INPS, oltre che l’ISTAT. Si è ottenuto il metodo di ricalcolo che sarà contributivo: ciò significa che i parlamentari si vedranno restituire quanto hanno versato.

Entrando meglio nel dettaglio, il vitalizio minimo sarà pari a 980 euro al mese e destinato a coloro i quali hanno fatto una sola legislatura. Gli ex parlamentari che subiranno una decurtazione superiore al 50%, andranno a percepire 1.470 euro mensili. Per chi invece ha fatto quattro legislature, il valore del percepito si fermerà al 31 ottobre prossimo, ovvero alla vigilia dell’entrata in vigore della delibera.

Se alcuni partiti stanno ancora riflettendo sulla posizione da assumere, come il Partito Democratico che, pur condividendo l’iniziativa, mantengono alcuni dubbi di merito e di metodo. Forza Italia invece, non si sbilancia ancora.

Mentre i partiti riflettono, l’Associazione degli ex parlamentari è già sul piede di guerra: ha inviato al presidente della Camera e a tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza, una diffida stragiudiziale finalizzata a bloccare la delibera con la minaccia che se dovesse andare avanti, Fico e gli altri saranno trascinati in Tribunale. Un’azione civile e amministrativa che, se dovesse vederli uscire vincitori, il presidente della Camera ed i suoi, sarebbero condannati a rifondere il danno mettendoci del loro poiché ne risponderebbero patrimonialmente oltre che personalmente. Questo è quanto hanno annunciato in conferenza stampa, il presidente dell’Associazione, Antonello Falomi insieme a Peppino Gargani.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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