Terrorismo islamico: minacce di morte al giornalista Stefano Piazza
Il presidente dell'OdG della Lombardia: "Serve collaborazione internazionale"
Il giornalista pubblicista Stefano Piazza, collaboratore del quotidiano ‘Libero’ ed editorialista de ‘Il Corriere del Ticino’ di Lugano, ha ricevuto minacce di morte da parte di Peter Gebhardt, reclutatore di estremisti islamici già condannato a due anni e sei mesi di detenzione dal Tribunale penale federale di Bellinzona. Il fatto è stato reso noto dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti.
Gebhardt, dopo aver letto l’articolo di Piazza sulla commemorazione dell’11 Settembre, è riuscito a mettersi in contatto con il giornalista, prefigurando per lui “la fine dei dipendenti di Charlie Hebdo (giustamente puniti con la morte)”.
Piazza, studioso ed esperto di terrorismo internazionale, è autore di libri come “Allarme Europa” e “Il mondo dopo lo Stato islamico”.
Galimberti, in una Nota pubblicata sul sito dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha espresso “grave preoccupazione” per le minacce subite da Piazza, oltre che “vicinanza e solidarietà”. Il presidente dell’OdG della Lombardia, ritiene “necessario il massimo impegno delle autorità di Ps e della magistratura e la massima collaborazione internazionale per garantire la sicurezza dei colleghi che si occupano dei legami oltrefrontiera del terrorismo di matrice islamica”.
La redazione de ‘La Voce’ sottoscrive le parole del presidente Galimberti e si unisce a lui nella solidarietà al collega minacciato.
La Voce