Politica

TRIA SUL DEF: “IL GOVERNO CONFERMA LE PREVISIONI”

Il Ministro dell'Economia in audizione presso la Commissione Bilancio di Camera e Senato

Roma, 10 ottobre – “Il governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nella Nota al DEF”. E’ quanto affermato dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in audizione stamane presso la Commissione Bilancio di Camera e Senato, dopo la bocciatura del DEF anche da parte dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio.

“Non dobbiamo lasciare che la volatilità di breve termine dei mercati offuschi la nostra capacità di prendere decisioni equilibrate. Non possiamo né dobbiamo basare il quadro programmatico su scenari di rischi al ribasso, altrimenti stravolgiamo tale previsione. I rischi politici ed economici internazionali sono sempre esistiti ed è anche per questo motivo che nei documenti di programmazione si formulano previsioni prudenziali e non ottimistiche”, ha aggiunto Tria.

Stando ai dati forniti dal Ministro, le coperture finanziarie previste per la Manovra 2019, ammontano a a 15 miliardi di euro. Di questi, 6,9 miliardi saranno di tagli ed 8,1 miliardi di aumenti delle entrate. Nel 2020 le coperture saranno di 7,8 miliardi, mantenendo le stesse entità di tagli e aumenti di entrate pari a 3,9 miliardi. Nel 2021, saranno 4,7 i miliardi dati dai tagli e 5,2 quelli delle maggiori entrate.

“Ciò di cui si dovrebbe discutere – ha affermato ancora Tria – è unicamente il delta tra il quadro tendenziale e quello programmatico e non la misura in cui la previsione ufficiale si distacca dalle previsioni di analisti o istituzioni internazionali. Tali previsioni sono state pubblicate in tempi diversi e sulla base di informazione parziali e obsolete alla luce delle scelte di politica economica del governo”.

“L’impatto sul tasso di variazione del Pil della manovra è di 0,6 punti percentuali nel 2019”, ha spiegato Tria. Dettagliando, nel 2019 l’IVA il cui costo è di 12,5 miliardi, spinge la crescita di 0,2 punti; il Reddito di Cittadinanza e l’anticipo pensionistico incidono per 16 miliardi (+0,3 PIL); la Flat Tax costa 600 milioni (+0,1 PIL); gli investimenti saranno in ragione di 3,5 miliardi (+0,2 PIL); gli incentivi agli investimenti e la Pubblica Amministrazione vengono quantificati in 1,8 miliardi (+0,1% PIL); le spese indifferibili peseranno per 2,3 miliardi (+0,1). Le coperture ottenute dai 6,9 miliardi di tagli e da 8,1 miliardi di entrate, riducono il PIL di 0,4 punti.

La Manovra sarà dunque di 36,7 miliardi nel 2019. Le coperture saranno date da un maggior deficit di 22 miliardi e da maggiori entrate per 15 miliardi.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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