Lega e Movimento Cinque Stelle hanno deciso: un Conte a Palazzo Chigi. No, non si tratta di un rigurgito di monarchia che si è proposto dalle viscere di Lega e Movimento Cinque Stelle: siamo ancora in democrazia. Molto più serenamente è il cognome dell’uomo che Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno indicato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come persona che può guidare il governo giallo-verde.
Un premier politico, come il Segretario del Carroccio ed il leader pentastellato hanno voluto rimarcare per scongiurare pensieri nefasti in Europa e nei Mercati finanziari che, nelle ultime ore, hanno dimostrato di essere piuttosto nervosi per la situazione che si è venuta a creare in Italia. Ed è infatti lo stesso Di Maio che manda un messaggio alle ansie di Bruxelles: “A chi ci critica dall’estero dico: almeno prima fateci partire”.
Chi è Conte potrete scoprirlo in un apposito articolo pubblicato oggi.
L’attesa per lo scioglimento del nodo governo, un attesa che dura dalla sera dello scorso 5 marzo quando, una volta avuti gli esiti delle elezioni politiche, gli italiani hanno giustamente cominciato a chiedersi chi li avrebbe governati, ha prodotto una quadro economico tutt’altro che tranquillizzante. Lo spread è volato a quasi 190 punti, cose che non si vedevano da quasi un anno; Piazza Affari asfittica e Fitch che ci tratta come se fossimo finiti in mano ai pazzi, cosa temuta anche dal leader del PPE, Manfred Weber il quale ha dichiarato: “Lega e M5s stanno giocando con il fuoco”. Parole che hanno irritato non poco Salvini; rivolgendosi a Weber e citando i precedenti di altre invasioni di campo straniere, il leader leghista ha fatto passare il messaggio: “Pensa ai fatti tuoi che agli italiani pensiamo noi”. Speriamo in bene. Il Segretario del Carroccio ha infatti affermato, tra le altre cose: “Io sono civile, educato e rispettoso, ma basta. Come è possibile farsi dare minacce e ordini da chi ha portato l’Italia al massimo della precarietà?”.
Sergio Mattarella, dal canto suo, difficile che abbia dormito serenamente la scorsa notte. Quello che Salvini e Di Maio gli hanno sottoposto non lo convince appieno. Il problema non sta nella scelta del premier ma su un Dicastero-chiave: quello dell’Economia. La scelta dei gialloverdi sarebbe infatti caduta su Paolo Savona, già Ministro del governo Ciampi ed anti-euro convinto.
Mattarella, oltre che per obblighi istituzionali ha chiamato a sé i presidenti di Camera e Senato che incontrerà oggi per poter assumere una decisione che sia all’insegna della collegialità tra le più alte cariche dello Stato.
A gettare benzina sul fuoco delle tensioni Italia-Europa, ci ha pensato la leader di Front National, Marine Le Pen la quale, sicuramente per essere carina nei confronti di Salvini e Di Maio, non ha fatto però un favore all’Italia, dichiarando: “I nostri alleati arrivano al potere e aprono prospettive strabilianti, innanzitutto con il grande ritorno delle Nazioni!”. Una bomba nel quadro dei rapporti tra Roma e Bruxelles, in questo momento.
Le prossime ore saranno avvincenti e ci si auspica, anche produttive.
Antonio Marino