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UTRECHT: IL KILLER HA UCCISO DAVVERO PER MOTIVI FAMILIARI?

Ci sono ancora molti lati oscuri sull'attacco di ieri nella città olandese

La tranquilla città universitaria di Utrech, in Olanda, ieri ha vissuto ore di autentico terrore. Tutto è cominciato alle 10,45, quando Gokmen Tanis, un 37enne di origine turca, è salito a bordo di un tram nella zona di Kanaleneiland ed ha aperto il fuoco contro i passeggeri, uccidendone tre e ferendone altri cinque, prima di darsi alla fuga. Il punto dell’attacco si trova in una zona periferica ad alta densità di immigrati che vi abitano. Secondo le testimonianze, anche il killer è residente nella zona.

Da quel momento e per 8 lunghe ore, si è aperta una vera e propria caccia all’uomo che ha visto impegnati gli uomini della Polizia e dell’Antiterrorismo.

La giornata è stata connotata da informazioni che giungevano spesso frammentarie: basti dire che sino alle prime ore del pomeriggio non si conosceva con esattezza il numero dei morti e dei feriti.

Nel pomeriggio la Polizia ha diffuso le generalità ed una foto dell’aggressore. Emergono dettagli sui suoi precedenti penali che lo renderebbero un delinquente di basso livello: reati comuni quali rapine, furti, risse, sino ad arrivare ad un tentato omicidio ed un tentato stupro. Azioni da criminale comune dunque: nulla che lo ricondurrebbe al terrorismo. Certo è che però, nel suo passato ci sono frequentazioni con ambienti jihadisti che avevano attirato l’attenzione della Polizia.

Ciononostante, come un mantra viene ripetuto che Tanis ha sparato per motivi legati a problematiche familiari: non ultimo, la separazione dalla moglie che para non avesse mai accettato.

L’ennesimo “depresso”, insomma. Allora perché tanto mistero? Perché non sono emersi dettagli circa il suo arresto? Domande che al momento non trovano una risposta.

Il premier olandese Mark Rutte, sin dall’inizio aveva parlato di situazione preoccupante al punto da riunire l’Unità Anticrisi. Anche dopo l’arresto del killer, Rutte non ha abbandonato la linea della prudenza, affermando che le motivazioni del gesto non sono chiare.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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