Storia

26 luglio 1941: attacco degli incursori italiani a Malta

Bilancio tragico per un'operazione eroica

Dopo aver visto la vittoriosa azione dei nostri incursori di marina contro la base navale inglese nella baia di Suda, vediamo l’operazione che si svolse poco dopo contro la base di Malta, punto strategico della marina britannica, dalla quale partivano le squadre che attaccavano il naviglio mercantile italiano che riforniva le truppe del Regio Esercito impegnate sul fronte dell’Africa Settentrionale.

L’operazione prevedeva il forzamento del porto di La Valletta, previo constatazione che vi fossero presenti delle unità britanniche da colpire; dopo varie ricognizioni, si decise che gli obiettivi erano tali da poter dare il via all’operazione di forzamento del porto e di incursione contro le unità nemiche. Protagonisti sarebbero stati i barchini esplosivi e “maiali” (dei quali abbiamo già parlato), nonché i MAS (i famosi motoscafi da incursione): 8 barchini, due “maiali” e due MAS. I mezzi sarebbero stati trasportati dall’unità di superficie nave “Diana”.

Nave Diana mollò i barchini alle 22:45 del 25 luglio del 1941; barchini, maiali e MAS diedero quindi inizio all’operazione dirigendosi verso l’imboccatura del porto, ma gli inglesi, allertati dagli avvistamenti dei radar di cui gli italiani non erano a conoscenza, erano in stato di allerta (anche perché la batosta di Suda aveva fatto loro imparare la lezione su quanti gli incursori italiani fossero in grado di fare) ed erano pronti a difendere il porto: non appena i mezzi italiani giunsero all’imboccatura, furono illuminati dai riflettori a tal punto che i nostri incursori non riuscivano quasi a vedere, mentre le artiglierie difensive inglesi cominciarono un micidiale fuoco incrociato, e velivoli inglesi si scagliarono contro i mezzi italiani mitragliandoli e lanciando bombe.

L’operazione fu un vero disastro: morirono 15 incursori italiani (tra i qual quel Teseo Tesei che abbiamo conosciuto nell’articolo sui “maiali”, sostanzialmente colui che li aveva inventati), 18 furono presi prigionieri, tutti i barchini furono perduti (7 distrutti ed uno catturato dagli inglesi), così come i due MAS e i due “maiali”. Intanto all’alba di quel tragico 26 luglio 1941 trenta caccia britannici Hurricane si levarono dagli aeroporti maltesi alla ricerca di eventuali unità italiane di superficie, ingaggiando battaglia contro dieci caccia italiani Macchi MC 200: vennero abbattuti tre Hurricane e due Macchi.

Per quell’eroico e tragico episodio furono conferite ben nove Medaglie d’Oro al Valor Militare, tra le quali quella di Teseo Tesei, che diverrà da quel momento in poi un vero mito per i nostri incursori di Marina, e continua ad esserlo ancora oggi (il reparto di incursori della Marina Militare di oggi è intitolato proprio a Teseo Tesei).

Riportiamo le parole del vicegovernatore di Malta sir Edward Jackson: “… gli italiani hanno condotto un attacco con grande decisione per penetrare nel porto… questa impresa ha richiesto le più alte doti di coraggio personale”.

Marco Ammendola

Nella foto: nave Diana

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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