Affari legali

AFFARI LEGALI. Spiagge libere: illegittimo il divieto di portarvi anche i cani

Una nuova vittoria per gli amanti degli animali

Ancora una volta gli amanti degli animali possono esultare poiché è stato fatto l’ennesimo passo in avanti per quanto concerne la possibilità concreta di portare con sé i propri quadrupedi persino sotto l’ombrellone.

Il TAR Lazio, seguendo peraltro le orme di altri Tribunali italiani, in seguito al ricorso proposto da una associazione di animalisti, ha accolto la richiesta di annullamento dell’ordinanza con la quale era stato sancito il divieto per i cani, ancorché accompagnati con guinzaglio e museruola, di accedere alle spiagge libere del litorale romano.

Invero, è stato chiarito dall’organo giudicante che “l’amministrazione avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge” ; il ché significa – per dirlo in parole povere – che obiettivamente avrebbe potuto consentire l’accesso solo in determinate fasce orarie oppure individuare singole aree in cui fosse impedito l’ingresso ai cani.

Da ciò deriva una carenza di motivazione del provvedimento in esame ed il suo conseguente annullamento. Ma la non proporzionalità del provvedimento rispetto alle effettive esigenze di salvaguardia delle spiagge demaniali, non è l’unico aspetto che il TAR ha preso in considerazione, avendo altresì evidenziato come un simile, assoluto divieto, si traducesse in una sostanziale disparità tra i cittadini, atteso che in questo modo solo i più abbienti avrebbero avuto la possibilità – optando per le spiagge a pagamento munite di apposite aree cani – di portare con sé i propri animali, a discapito dei meno fortunati.

Nella speranza che l’agevolazione appena menzionata sia un ulteriore deterrente affinché i fedeli amici a quattro zampe non vengano abbandonati a ridosso del periodo estivo, ci si auspica che anche nelle rimanenti regioni italiane in cui ancora vigono rigorosi divieti, si intraprenda un cammino volto a realizzare, almeno in questo ambito, la tanto anelata uniformità del diritto.

Roberta Romeo

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