Area 51: e se il governo USA custodisse veramente corpi e velivoli alieni?

L’argomento è da sempre al centro di dibattiti e controversie di ogni tipo. C’è chi dice “è vero”, chi sostiene convintamente l’esatto contrario. Parliamo dell’Area 51, la base militare americana ubicata nel deserto del Nevada e delle ultime rivelazioni fatte da Boyd Bushman, poco prima di morire.

Bushman, nella base segretissima vi lavorò per 40 anni nelle sue funzioni di ricercatore aerospaziale. “Gli alieni esistono e collaborano con gli esseri umani nell’Area 51”. Con questa frase lapidaria, Bushman prova a squarciare il velo do mistero che avvolge la zona desertica del Nevada. In un video registrato dallo stesso Bushman, è raccontata la sua verità circa il lavoro portato avanti dal governo degli Stati Uniti, apprendendo la tecnologia aliena.

Nel video, lo scienziato mostra alcune foto che documenterebbero quanto accade nell’Area 51, il fatto che il governo Usa sia in possesso di corpi di esseri extraterrestri e di quanto gli operatori della base stiano lavorando su un velivolo alieno per apprenderne la tecnologia e che questa abbia già prodotto innovazioni nel sistema di difesa americano.

Secondo Bushman, gli studi eseguiti sugli alieni custoditi nella base, avrebbero portato a tracciarne una sorta di identikit sociologico. Gli extraterrestri che proverrebbero dal pianeta Quintumnia, distante 45 anni di viaggio dalla Terra, sarebbero connotati da lunghe dita delle mani e dei piedi palmati. Sarebbero tendenzialmente amichevoli con noi ma, al pari della nostra società, anche tra loro esisterebbero quelli perbene e i delinquenti, questi ultimi, molto meno amichevoli rispetto ai primi. Alti circa 1,5 mt., avrebbero 230 anni e per comunicare, userebbero la telepatia.

Per quanto riguarda i loro velivoli, sarebbero a forma di pattino con una larghezza di 12 metri. 18 degli alieni che si trovavano a bordo, ora sarebbero ingaggiati dal governo americano per la conduzione degli studi. Bushman sostiene che nella loro organizzazione di volo, vi sia una sorta di nave spaziale madre dalla quale vengono inviati velivoli spaziali trasparenti più piccoli, che si muovono silenziosi e contro le leggi della gravità.

Le dichiarazioni di Bushman hanno sollevato un autentico vespaio da parte degli esperti. Nigel Watson, autore del Manuale Haynes UFO indagini, è quello che sicuramente esprime le maggiori perplessità e dichiara che “Dobbiamo stare attenti al fatto che dopo lunghi periodi i ricordi sbiadiscono, e le persone utilizzano ricordi vaghi per ricostruire gli eventi in una storia che preferiscono credere o far piacere al loro pubblico”. Secondo i più appassionati estimatori dell’esistenza degli UFO, le parole di Bushman andrebbero prese sul serio poiché formulate poco prima di morire e quindi, sarebbero da intendersi come una sorta di testamento. A questo si aggiunge il fatto che sono state espresse da uno scienziato.

In tutta questa vicenda c’è un dato che probabilmente potrà agevolare ulteriormente le teorie complottistiche. La video-intervista di Bushman, 33 minuti di clip, oggi non è più disponibile sul YouTube: un certo Chris Mooney ne ha ottenuto l’oscuramento a seguito di una presunta violazione del copyright. Ciò che resta ora, sono le fotografie presentate dallo stesso Bushman durante la registrazione del video e la traduzione delle sue dichiarazioni da parte di chi è riuscito a vederlo.

Un mistero nel mistero? Un dato è certo: ulteriore carburante alla diaspora sull’Area 51.

Antonio Marino