CASO DICIOTTI. FUMATA NERA AL VERTICE DI BRUXELLES
L'ira di Conte: "Occasione persa per l'Europa. Ci saranno conseguenze". Il Viminale: "Non sbarca nessuno"
Il vertice di Bruxelles, convocato per trovare una soluzione al caso della nave Diciotti, si è concluso con un nulla i fatto. I Paesi membri hanno negato la loro disponibilità a ricevere i migranti che si trovano a bordo della nave della Guardia Costiera: primi tra tutti, il Belgio e l’Ungheria.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte non ha preso bene quanto emerso dal vertice europeo ed in un post pubblicato sul suo profilo Facebook ha espresso tutto il suo disappunto.
“L’Italia è costretta a prendere atto che l’Europa oggi ha perso una buona occasione: in materia di immigrazione non è riuscita a battere un colpo in direzione dei princìpi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali dell’ordinamento europeo”, ha scritto Conte aggiungendo: “Nel corso della riunione convocata d’urgenza dalla Commissione Europea e che si è appena conclusa non è stato dato alcun seguito alle Conclusioni deliberate nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo di fine giugno. Anzi. Da parte di alcuni Stati è stato proposto un passo indietro, suggerendo una sorta di regolamento di Dublino “mascherato”, che avrebbe individuato l’Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all’asilo, che notoriamente sono una percentuale minima dei migranti che arrivano per mare. Eppure è noto a tutti che l’Italia sta gestendo da giorni, con la nave Diciotti, una emergenza dai risvolti molto complessi e delicati”. “Ancora una volta misuriamo la discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti. Bene. Se questi sono i “fatti” vorrà dire che l’Italia ne trarrà le conseguenze e, d’ora in poi, si farà carico di eliminare questa discrasia perseguendo un quadro coerente e determinato d’azione per tutte le questioni che sarà chiamata ad affrontare in Europa”, ha concluso il premier.
Alla luce di quanto deciso a Bruxelles, anche il Ministero degli Interni ha assunto una posizione ferma. Fonti del Viminale hanno fatto sapere che “dalla Diciotti non sbarca nessuno”, sottolineando l’inesistenza dell’Europa.
Antonio Marino