Politica

Revocata la scorta al Capitano Ultimo: divampa la polemica

Forza Italia si schiera dalla parte del Colonnello Sergio De Caprio, l'uomo che arrestò Riina

Roma, 25 agosto – Il Colonnello dei Carabinieri, Sergio De Caprio, meglio noto con il suo nome di battaglia, ‘Capitano Ultimo’, colui che nel 1993 arrestò il boss di Cosa Nostra, Totò Riina, dal prossimo 3 settembre non avrà più diritto alla scorta. La decisione è stata assunta nel corso di una riunione del Coordinamento delle Forze di Polizia, svoltasi il 31 luglio scorso e comunicata ad Ultimo dall’Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale.

La decisione ha fatto divampare la polemica sui social. La prima a sdegnarsi, anche perché direttamente toccata dalla mafia, è stata Rita Dalla Chiesa alla quale, la criminalità organizzata uccise il padre, Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In un post sul suo profilo Facebook, la Dalla Chiesa, pubblicando la foto di uno stralcio del provvedimento, ha scritto: “In questo foglio c’è’ scritto che, dal 3 settembre, verra’ tolta la scorta al Capitano Ultimo. A colui che arresto’ Toto’ Riina. Il 3 settembre venne anche ucciso mio padre. Ministro Matteo Salvini lei sa di questa aberrante decisione? La scorta a Saviano si, e a Capitano Ultimo no?”.

Nel mondo della politica, ad avversare la scelta di revocare la scorta al Colonnello De Caprio, Forza Italia che è intervenuta con i parlamentari Giorgio Mulè e Deborah Bergamini.

Mulè, che è anche portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, rivolgendosi al Ministro degli Interni, Matteo Salvini ha scritto: “Caro Matteo Salvini, siccome la mafia non uccide solo d’estate e se ti condanna a morte la sentenza non viene mai annullata, usa la santa cortesia di provvedere subito alla sicurezza di Ultimo. Revocare la protezione a chi arrestò Riina è da vigliacchi”.

La Bergamini ha dichiarato: “Se fosse vero vorrebbe dire che viviamo in uno Stato che non sa essere Stato. Matteo Salvini può evitare questa ingiustizia”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio