Champions League

Champions League: Juventus eliminata

L'Ajax domina a Torino e va in semifinale. Passa anche il Barcellona

La Champions League si rivela nuovamente amara per la Juventus; l’ottimismo derivante dall’1-1 ottenuto ad Amsterdam dai bianconeri sette giorni fa viene spazzato via dall’Ajax che allo “Stadium” si impone in rimonta per 2-1 nel match di ritorno dei quarti di finale ed estromette gli uomini di Allegri dalla competizione. Insieme agli olandesi accede alle semifinali il Barcellona che, già forte del successo per 1-0 maturato all’andata sul campo del Manchester United, prevale anche nel ritorno chiudendo con un largo 3-0.

Il tecnico livornese deve fare i conti con la preventivata assenza di Chiellini in difesa; al suo posto, in coppia con Bonucci, gioca Rugani, già autore di una buona prestazione in terra d’Olanda. Davanti a Szczesny, la retroguardia è poi completata da Alex Sandro e De Sciglio, che sembra garantire maggiore copertura rispetto a Cancelo; in mezzo al campo, insieme agli intoccabili Matuidi e Pjanic, la scelta ricade su Emre Can, nuovamente preferito a Bentancur. In avanti, con l’ormai recuperato Ronaldo, giocano Bernardeschi e Dybala (per l’occasione capitano) schierato al posto dell’infortunato Mandzukic. Ten Hag cambia pochissimo rispetto all’andata proponendo in blocco lo stesso sfacciato undici di una settimana fa; le uniche variazioni arrivano dalle corsie difensive, dove giocano Mazraoui (sostituto dello squalificato Tagliafico, è però costretto ad uscire per infortunio dopo poco più di dieci minuti) e Veltman.

Il primo spicchio di partita procede sul filo dell’equilibrio con un’occasione per parte; al 20° minuto Van de Beek alza sopra la traversa da pochi passi dopo una trama fittissima nello stretto dei lancieri, mentre un minuto dopo la conclusione dalla distanza di Dybala trova pronto Onana. Poco prima della mezz’ora il gol di Cristiano Ronaldo infrange l’equilibrio; sul corner di Pjanic, il portoghese irrompe di testa e sigla l’1-0, confermato dall’arbitro francese Turpin dopo una rapida revisione alla VAR. La gioia bianconera dura però solo sei minuti; al 34°, infatti, una conclusione senza pretese di Ziyech si tramuta in un assist per Van de Beek, che buca freddamente Szczesny in diagonale.

Dopo l’intervallo Kean subentra a Dybala, colpito duro da Blind nel primo tempo; l’ingresso del giovane talento bianconero non produce però l’effetto sperato perché l’Ajax inizia a comporre una sinfonia calcistica lunga 45 minuti. Nel secondo tempo infatti i ragazzi di Ten Hag mettono in atto il “calcio totale” di storico stampo olandese, imprimendo sulla partita un dominio altrettanto totale. Szczesny è risolutivo due volte fermando prima Ziyech a mano aperta e poi andando a togliere dall’incrocio dei pali una conclusione a giro di Van de Beek; poco dopo, Pjanic salva un gol certo intervenendo in ripiegamento sul traversone di Ziyech. Ma il gol olandese è nell’aria e al 67° sul corner calciato da Schoene, De Ligt di testa angola alla perfezione il 2-1 per l’Ajax. I bianconeri, tramortiti dallo spumeggiante gioco degli avversari, non riescono a reagire e, anzi, vengono ripetutamente graziati dalla ricerca (talvolta eccessivamente leziosa) della giocata da applausi da parte degli olandesi; l’1-3, peraltro, arriva dalla staffilata all’incrocio di Ziyech, ma il gol viene annullato per una precedente posizione irregolare dell’esterno marocchino. Nel finale, poi, il cross del subentrato Bentancur incoccia sul braccio di Blind in area, ma la VAR ravvisa un precedente impatto con il petto del difensore olandese, negando così gli estremi del calcio di rigore. Finisce così con il meritato trionfo dell’Ajax che dopo aver stordito il Real Madrid al “Santiago Bernabeu” negli ottavi di finale, brilla anche a Torino confermando di non rappresentare un caso; in semifinale gli olandesi affronteranno ora la vincente del derby inglese tra Manchester City e Tottenham, che all’andata ha visto prevalere per 1-0 gli “Spurs”.

Nell’altro quarto di finale il Barcellona domina sul Manchester United, liquidato con un perentorio 3-0. Nel primo tempo Messi realizza una doppietta nel giro di quattro minuti; prima infila un velenoso mancino dalla distanza a conclusione di un’azione personale, poi, su un suo destro non irresistibile, De Gea è gravemente imperfetto. Il tris arriva al quarto d’ora della ripresa, quando Coutinho fa esplodere il “Camp Nou” con un bolide dai venticinque metri che va a morire nel sette. I catalani attendono ora l’esito di Porto-Liverpool che vede i “Reds” nettamente favoriti dopo il 2-0 costruito nel confronto di andata.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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