Politica

CONTE: “IL PREMIER SONO IO”

Il presidente del Consiglio sottolinea che è lui a decidere i toni con l'UE e garantisce il Reddito di Cittadinanza

“In quanto presidente del Consiglio sono io che caratterizzo il tono del dialogo con le istituzioni europee”. Queste le parole del premier Giuseppe Conte che in conferenza stampa da Tunisi ha risposto a chi gli chiedeva chiarimenti sui toni differenti in seno ala maggioranza, per quanto riguarda il dialogo con Bruxelles. “Con il presidente della Commissione europea Juncker – ha aggiunto Conte – ci vedremo nelle prossime settimane perché ci tengo a spiegare personalmente l’impostazione della Manovra”.

Sempre a proposito di relazioni con l’Unione Europea, commentando le iniziative di protesta che il Vicepremier, Matteo Salvini vorrebbe agevolare, Conte ha detto: “Per carità, che un leader politico organizzi una manifestazione rientra nella fisiologia del dibattito politico che può avere carattere anche vivace, ma io sono il presidente del Consiglio, io mi siedo al tavolo con le Istituzioni europee e caratterizzo il tono del dialogo”.

Parlando poi della Manovra e del Reddito di Cittadinanza in particolare, Conte ha affermato: “Un giornale scrive che ci vogliono 27 miliardi per il Reddito di Cittadinanza? Ognuno è libero di scriversi la riforma che vuole. Le cifre non sono a caso. Le facciamo noi, le altre non contano”.  “Ci sono risorse sia per il Reddito di Cittadinanza che vogliamo, sia per la riforma della legge Fornero che abbiamo progettato. Conta il nostro progetto, non le valutazioni liberissime che possono essere fatte dai giornalisti”, ha sottolineato il premier.

Parlando poi di quanto affermato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giorgetti sul Reddito di Cittadinanza e riportate nell’ultimo libro di Bruno Vespa, (“se porterà benefici bene, altrimenti resterà una misura fine a se stessa”), Conte ha dichiarato: “Questa riforma del Reddito di Cittadinanza partirà l’anno prossimo. Siamo ben consapevoli tutti che va fatta con molta attenzione: è la ragione per cui non è stata inserita adesso, teniamo farla bene e con tutti i dettagli”. Va detto che le parole di Giorgetti risalgono a quattro mesi prima del voto e quindi, non si esclude che il Sottosegretario, nel frattempo, possa aver rivisto le sue posizioni in merito.

Conte ha parlato anche della sua visita a Tunisi, rimarcando: “l’apprezzamento del Governo italiano per gli sforzi delle Autorità tunisine nella gestione dei flussi di migranti irregolari”. Il premier ha garantito anche il “rafforzamento dei controlli delle frontiere marittime e di contrasto a traffici illeciti e lotta alle cause dell’immigrazione”. Con il Primo Ministro Youssef Chahed “abbiamo parlato di progetti di cooperazione molto specifici, siamo entrati nei dettagli. Attualmente i programmi di cooperazione allo sviluppo prevedono un impegno dell’Italia per circa 165 milioni di euro dal 2017 al 2020”.

Sulla riconversione del debito, Conte ha dichiarato che “l’Italia è disponibile a fare un nuovo programma di conversione  che andrà a beneficio di progetti in agricoltura. I progetti riguardano soprattutto l’area meridionale della Tunisia”. Circa le preoccupazioni esternate dai nostri agricoltori per quanto riguarda la cooperazione con il Governo di Tunisi, il premier ha replicato:  “Nell’ambito del libero commercio è anche giusto che l’Italia possa esprimere premure particolari perché gli scambi commerciali rispettino gli standard e siano reciprocamente vantaggiosi”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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