Cucina

Cozze gratinate al limone

Un gradevole sfizio dell’estate

Anche se ormai le vacanze stanno giungendo al termine per molti di noi, le atmosfere estive non si sopiscono: al contrario, fanno venir ancora voglia di vedere a tavola i piatti tipici della stagione. Quello di cui desidero parlarvi oggi, è dato dalle cozze gratinate al limone. Facili e veloci da preparare: una ventina di minuti.

Per soddisfare l’appetito di quattro persone, vi occorreranno 500 grammi di cozze, 100 grammi di pane grattugiato, due limoni non trattati ed un cucchiaino di prezzemolo tritato. Inoltre, sale, pepe ed olio extravergine d’oliva per quanto potranno bastare.

Innanzitutto, pensiamo alle cozze che dovrete pulire, lavandole bene sotto l’acqua fredda e privandole delle impurità presenti sui gusci. Fatto questo, deponetele in un tegame, coprite con un coperchio ed avviate la cottura: 2 o 3 minuti saranno sufficienti. Terminata la cottura, eliminate quelle che non si sono aperte, mentre alle altre, togliete la parte del guscio che non contiene il frutto, lasciando il mollusco nella sua sede naturale e mettetele in una teglia che avrete foderato con carta da forno.

Occupatevi ora della panatura. Miscelate il pane grattugiato con la scorza dei limoni anch’essa grattugiata, il prezzemolo tritato, il sale ed il pepe. Il composto che avrete ottenuto, deponetelo sulle cozze. Versate un po’ di olio extravergine d’oliva. Portate il forno a 200 gradi ed avviate la fase conclusiva della cottura: 2 o 3 minuti dovrebbero bastare, anche se l’indicatore della cottura giusta vi sarà dato dal completamento della gratinatura. Il piatto sarà così pronto da servire a tavola. Mi raccomando, ben caldo.

Per quanto riguarda l’abbinamento con il vino, vi suggerisco un bianco mediamente corposo e se piace, frizzante, prodotto in Emilia Romagna. Un Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante DOC ad 11°, oppure un Colli Bolognesi Classico Pignoletto DOCG a 12°.

Gli estimatori della birra potranno degustare le cozze gratinate al limone, con una Gueuze: belga a fermentazione spontanea.

Alla prossima ricetta.

Chef Antony

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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