Cucina

CUCINA INTERNAZIONALE. Aragosta alla parigina

Dalla tradizione gastronomica francese

Care Amiche e cari Amici de La Voce, questa settimana sbarchiamo in Francia. Il Paese consegna una tradizione gastronomica che ben si destreggia tra carne e pesce. Una delle proposte culinarie maggiormente apprezzate è data dall’aragosta alla parigina.

Non è particolarmente difficile nella sua preparazione ma richiederà un po’ di tempo: un’ora e mezza. Per prepararla per quattro persone dovrete disporre di un’aragosta da un chilo e 200 grammi, una carota, una tavoletta di gelatina istantanea, una foglia di alloro, mezzo limone, 400 grammi di maionese e 30 grammi di capperi. Inoltre, peperoni, sale ed olio per quanto potranno bastare.

Innanzitutto fate lessare l’aragosta per una mezz’ora in acqua che sia bollente e salata. Al termine, aromatizzatela con il succo del mezzo limone, l’alloro, la carota, un pizzico di sale e qualche grano di pepe.

Predisponete la gelatina e lasciatela raffreddare senza metterla nel frigorifero. Tornate ad occuparvi dell’aragosta facendola scolare e deprivandola del guscio anteriore, testa inclusa ma facendo attenzione a non rimuovere la coda. Siate sufficientemente abili da estrarlo intero e conservatelo.

All’altezza del ventre dell’aragosta, praticate due tagli con delle forbici, estraete la polpa e tagliatela a fettine che abbiano uno spessore compreso tra uno e due centimetri. Farcite  con i capperi il guscio all’altezza della testa.

Su ogni fetta di polpa, versate la gelatina allo stato semifluido e lasciate che si rapprenda facendola riposare in frigorifero. Deponete in un piatto il guscio dell’aragosta e farcitelo con le fette di polpa ottenendo una sorta di accavallamento tra una fetta e l’altra.

Con un peperone ridotto a filetti, decorate le fette tra l’una e l’altra. Versate altra gelatina sulle fette di polpa insieme alla metà della maionese della quale disponete. Infine, deponete altra gelatina nei termini di uno strato sottile.

Lasciate che l’aragosta riposi in frigo sino a quando non sarà pronta da essere servita, ulteriormente guarnita con altra maionese.

Alla prossima ricetta!

Chef Antony

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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