Politica

ECOTASSA: GOVERNO NEL CAOS

Di Maio e Castelli la difendono, Salvini la avversa. Codacons e CGIA dicono No

L’Ecotassa sta generando forti tensioni all’interno della maggioranza di Governo. Se da una parte incontra il pieno sostegno dell’area pentastellata, con in testa il Vicepremier Luigi Di Maio ed il Sottosegretario all’Economia Laura Castelli, dall’altra c’è la posizione leghista che resta ferma sul No, posizione condivisa da Codacons e dalla CGIA. L’altro Vicepremier, Matteo Salvini ha promesso che il nuovo balzello non avrà mai il beneplacito della Lega.

Di Maio spiega che l’Ecotassa non andrà ad inficiare le auto che sono già in circolazione. “Si è fatta un bel po’ di confusione” nel merito, spiega il Vicepremier precisando che si tratta di “una norma per aiutare chi decide di comprare un’auto ibrida, elettrica o a metano. Visto che i livelli di inquinamento, soprattutto al Nord, sono spaventosi, perché non premiare chi decide di comprare un’auto nuova meno inquinante, dando un incentivo fino a 6mila euro? Questa è l’idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un’auto più inquinante”.

“Capisco le preoccupazioni dei costruttori e dei cittadini che magari vorrebbero comprare un’auto ecologica, ma non se lo possono permettere perché costa di più – prosegue Di Maio -. Per questo la norma va migliorata subito: per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria. Infatti il 60% dei modelli per cui è previsto un incentivo sono diesel: Punto diesel, Panda diesel, Clio diesel, Golf diesel, Megane diesel, Polo diesel, Classe A diesel”.

A rimarcare la posizione del Movimento Cinque Stelle al Governo, arrivano le parole della Castelli che afferma: “La volontà del Governo è quella di tenere l’Ecotassa. Sta nel Contratto di Governo”. Il Sottosegretario tuttavia chiarisce: “Le persone meno abbienti non sono colpite. C’è stato un dibattito mediatico, ma penso che la norma non sia stata letta in maniera approfondita. Non colpisce né chi ha un’auto vecchia né chi acquista un’utilitaria sotto una certa cilindrata”.

Salvini, ospite del forum di ANSA, nel pomeriggio ha sottolineato quanto aveva già detto in mattinata, con parole che non preludono certo ad un percorso di accordo tra le due anime dell’Esecutivo. “Tutelare l’ambiente ma senza imporre nuove tasse”, ha detto Salvini aggiungendo che l’Ecotassa, “con me, con il sostegno della Lega, non passerà mai”.

In questa diaspora si inserisce il Codacons che in una Nota rovente dichiara: “Non è possibile colpire ancora una volta gli automobilisti, che rappresentano la categoria di utenti più tartassata d’Italia. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno utilizzato gli automobilisti come ‘bancomat’, inserendo tasse a loro carico e aumentando le accise ogni volta che serviva reperire risorse economiche e trovare coperture finanziarie, e ancora una volta siamo in presenza di un emendamento teso a colpire unicamente tale categoria di cittadini. In tal senso la tassa sulle auto sarebbe incostituzionale perché introdurrebbe discriminazioni a danno di una sola tipologia di contribuenti e rappresenterebbe esclusivamente un sistema per fare cassa”.

Non da meno la CGIA che con Paolo Zabeo commenta: “Già oggi in Italia sul settore dell’auto grava un carico fiscale di oltre 70 miliardi di euro all’anno, un record negativo che nessun altro Paese ci invidia. Con questa ennesima stangata, inoltre, a pagare un conto salato sarebbe anche una buona parte dei 150 mila addetti che trovano lavoro nel settore dell’autoriparazione. Incentivando l’elettrico a scapito delle auto alimentate a benzina o diesel, molti meccanici auto, ad esempio, rischierebbero di veder crollare il proprio fatturato, visto che le auto elettriche presentano pochissime parti mobili. E non è da escludere che tra elettrauto e meccanici nel giro di un paio di anni sarebbero almeno 50 mila addetti che sarebbero costretti a trovarsi un altro lavoro”.

La CGIA, precisa di non essere ovviamente contro l’introduzione di incentivi alle auto verdi, ma non può accettare che a “compensare” questi benefici siano gli acquirenti delle auto a combustione di piccola cilindrata che vedrebbero salire in maniera inaccettabile il prezzo di acquisito.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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