Dopo il bottino pieno delle quattro squadre italiane in Champions League (non succedeva dal 2005), Milan e Lazio vivono serate fra loro diametralmente opposte nella seconda giornata di Europa League; il Milan infatti ribalta l’iniziale svantaggio contro l’Olympiacos per poi imporsi 3-1, mentre i biancocelesti vivono una serata da dimenticare a Francoforte crollando contro l’Eintracht per 4-1.
Nel match preserale, l’undici di Gattuso conquista i tre punti contro i greci, quinti nel proprio campionato ad un punto dalla vetta, ma ha bisogno di faticare molto a lungo prima di riuscire a scardinare la retroguardia ellenica. L’allenatore calabrese evita corpose rivoluzioni di formazione e, a differenza di quanto avvenuto nella prima giornata contro il Dudelange, si limita ad un cambio per ruolo; in porta gioca Reina, mentre Zapata è il compagno di reparto di Romagnoli, Bakayoko viene schierato dal primo minuto e in avanti Castillejo gode di una nuova chance dall’inizio, dopo la buona prestazione di domenica scorsa contro il Sassuolo.
I rossoneri provano ad indirizzare il confronto fin dalle battute iniziali, ma prima del quarto d’ora vengono sorpresi dai greci; sul cross di Koutris, Guerrero svetta splendidamente anticipando di testa il dormiente Zapata, per l’1-0. Nonostante una pressione pressoché costante, il Milan riesce a concludere poco e ha bisogno dei cambi azzeccati di Gattuso (Cutrone e Calhanoglu per Castillejo e Bonaventura) per rimettere in piedi l’incontro. Al 70°, proprio il neo entrato Cutrone irrompe di testa sull’invito di Rodriguez per l’1-1; poi Higuain e ancora Cutrone arrotondano il risultato nel giro di tre minuti, approfittando di una difesa ellenica ormai sfaldata. Il 3-1 conquistato a San Siro spedisce il Milan in testa al girone F con 6 punti, inseguito due lunghezze più indietro dal Real Betis, che si è sbarazzato dei modesti lussemburghesi del Dudelange per 3-0.
La Lazio perde invece testa e partita (la seconda consecutiva dopo il derby) in terra di Germania e contro l’Eintracht deve inchinarsi per 4-1. Nel secondo match del gruppo H, infatti, i biancocelesti cominciano male, subendo il gol di Da Costa già dopo 4 minuti, e finiscono peggio, chiudendo in nove uomini e incassando nel finale il quarto gol, ancora ad opera del giocatore angolano. In mezzo, Parolo illude firmando l’1-1 al 23°, ma l’equilibrio dura ben poco, con Kostic che riporta avanti i tedeschi poco prima della mezz’ora; i due gialli sventolati all’indirizzo di Basta in meno di dieci minuti, rimandano poi i biancocelesti negli spogliatoi con un uomo in meno. Il crollo laziale si completa di fatto ad inizio ripresa, quando Jovic firma il 3-1 e Correa si fa espellere per una follia da dietro su De Guzman. Il 4-1 arriva infine quando la Lazio ha già deposto le armi al cospetto dei tedeschi, ora primi nel girone con 6 punti; la squadra di Inzaghi resta tre punti più indietro, mentre Marsiglia e Apollon Limassol, che ieri hanno chiuso sul 2-2 (con i ciprioti che, sotto di due gol, trovano il pari al 90°) chiudono la classifica con un punto.
Gigi Bria