Benessere

Health | Latte di mucca, in realtà una grande minaccia per la nostra salute

Siamo l’unica specie presente sul Pianeta a bere latte dopo lo svezzamento e, soprattutto, a bere latte prodotto da un’altra specie

Oggi, voglio parlarvi di un alimento di largo consumo, ma che non andrebbe preso troppo alla leggera, date le sue potenzialità altamente negative per il nostro oganismo: IL LATTE. Scopriamo insieme perchè il latte può essere pericoloso per il nostro oganismo.

Siamo l’unica specie presente sul Pianeta a bere latte dopo lo svezzamento e, soprattutto, a bere latte prodotto da un’altra specie: le mucche. Al contrario dell’immaginario pubblico, il latte di mucca, non va bene per l’essere umano. Il latte materno (quindi umano), da solo, consente un aumento del peso pari al 300%, in soli 12 mesi; quello bovino è molto più ricco, infatti, nel giro di 2 anni riesce a trasformare un vitello di 40 kg in un adulto di 900 kg. 

Vi sembra molto ingrassante? Lo è infatti. Il latte bovino permette ai vitelli di raddoppiare il loro peso in soli 57 giorni, lasciandoli con i loro 4 stomaci pieni. Come visto il latte è estremamente ingrassante e ogni specie, come studiato da Madre Natura, produce il latte più adatto per il proprio sviluppo e la propria crescita.

Solo nel latte materno sono presenti sostanze che immunizzano il neonato dalle infezioni (soprattutto quelle respiratorie e intestinali), nonché la quantità di fosforo esattamente necessaria al suo sviluppo cerebrale. Il “cucciolo” d’uomo sviluppa dapprima il cervello, mentre l’animale sviluppa prima la struttura ossea. La quantità di lattosio, essenziale per lo sviluppo cerebrale del bambino, nel latte umano è quasi il doppio rispetto a quella che si riscontra nel latte vaccino. Questo fatto è facilmente spiegabile se si pensa che l’accrescimento del cervello del bambino è molto più rapido di quello del vitello. Il latte di mucca contiene molta caseina (quasi tre volte il latte umano), una proteina che, a contatto con i nostri succhi gastrici forma un grumo compatto, alquanto indigesto, che provoca inoltre l’aumento dei processi putrefattivi intestinali.

“Bevi il latte, ti fa le ossa“. Quante volte abbiamo sentito questa frase? Troppe, dato che si tratta di una frase non vera. Ricercatori di Harvard, Yale, Penn State e del National Institutes of Health, hanno dimostrato che i latticini non sono in grado di contrastare l’osteoporosi, anzi, al contrario, il latte danneggia le ossa: uno studio del National Dairy Council ha rivelato che l’alto contenuto proteico di latte e derivati in realtà sottrae calcio alle ossa. I ricercatori della Yale University hanno scoperto che i Paesi con i più alti tassi di osteoporosi sono quelli in cui la gente consuma maggiori quantità di latte e cibi di origine animali. Sfatiamo, quindi, il mito che recita: per evitare l’osteoporosi occorre consumare molto latte e formaggio. Per curare questa malattia, non serve affatto prendere più calcio né tanto meno mangiare più latticini; bisogna invece diminuire la quantità di proteine ingerite.

Due parole vanno spese anche su come viene prelevato il latte dale mucche. Esse, sono munte dalle macchine, ai capezzoli dei bovini sono applicati dei congegni metallici, così le mammelle si infiammano e insieme al latte, le macchine, tirano via anche del Pus (globuli bianchi morti, batteri e alter sostanze). Per ripulire il tutto, le industrie sono costrette a trattare il latte come processi come la pastorizzazione. In tal modo, il latte viene privato della gran parte di calcio senza nemmeno uccidere tutti i virus e i batteri.
Un rapporto della FDA (Food and Drug Administration) ha stabilito che in tutti i prodotti caseari è possibile trovare tracce di pesticidi.

Nonostante ciò, nei paesi occidentali, mangiamo così tanto da riuscire a fare un’overdose quotidiana di calcio, il quale va a depositarsi sulle pareti delle arterie – provocando, insieme al colesterolo, l’indurimento delle stesse – oppure forma calcoli renali, o si accumula nelle articolazioni, dando vita a manifestazioni artritiche. Bambini affetti da otiti, tracheiti, catarri a ripetizione ed insonnia sono rientrati nella norma sopprimendo i latticini ed in particolar modo lo yogurt. Latticini e formaggi sono legati alle malattie della civiltà: insorgere di tumori, cisti, fibromi, cancro all’apparato riproduttivo femminile (seno, utero, ovaia), infezioni all’apparato uro – genitale (cistiti e candida, molto diffusa tra le giovani americane), malattie del sistema cardiocircolatorio (arteriosclerosi, trombi, infarti…) anche a causa dell’enorme quantità di grassi saturi; inoltre, vi è una connessione diretta tra latte e le più svariate forme d’allergia sia alimentare che della pelle e dell’apparato respiratorio (asma, raffreddore da fieno), abbassamento delle difese immunitarie, problemi del sistema digerente (diarrea e stitichezza per la mancanza di fibre).

Ma perchè si dice che il latte sia colegato al nascere di tumori?

In esso, sono presenti, ormoni della crescita poiché il latte è un prodotto delle ghiandole riproduttive. Esso, contiene, quindi, una grande quantità di ormoni tra cui la gonadotropina, ormoni secreti della tiroide e steroidi. Cosa succede quindi? Quando la crescita umana è completata, questi ormoni non dovrebbero più essere assunti, perchè continuano a stimolare le ghiandole e le cellule con una crescita abnormale, portando a uno squilibrio ormonale e a un cattivo funzionamento dell’attività ghiandolare, che sono tra le principali cause nello sviluppo del cancro.

Altro elemento significativo, è l’esaurimento del fegato e degli enzimi del pancreas. L’uso eccessivo di latticini produce in varie forme un affaticamento del fegato e del pancreas che in definitiva provoca l’esaurimento e il cedimento dell’intero sistema. 
Le proprietà chimiche del sangue sono sconvolte. L’eccesso di alcune sostanze come calcio e fosforo e l’alto contenuto di sodio del latte squilibrano le proprietà chimiche del sangue a causa della loro mancata assimilazione.
 Il latte riscaldato e pastorizzato rende l’assimilazione più difficile e i composti chimici che si formano dopo il processo di riscaldamento aumentano l’acidità e diminuiscono l’alcalinità del sangue.
Senza cambiamenti della composizione chimica del sangue il cancro non può mai svilupparsi. Un sangue molto acido e con una composizione chimica molto sbilanciata è il requisito principale per una crescita anormale delle cellule, come quella del cancro.

Il modo migliore per curare e controllare il cancro è ristabilire il normale stato chimico del sangue con un cibo naturale e una vita corretta.

Oltre a questo, le proteine e i grassi riscaldati diventano cancerogeni. Ricercatori come T. Sugimura e altri hanno scoperto che le proteine animali riscaldate sono altamente cancerogene e mutagene (provocano cambiamenti nei geni) e alcune sostanze chimiche isolate da proteine riscaldate si sono dimostrate cancerogene se somministrate ad animali.

Si è dimostrato che lo zucchero del latte e il grasso con il riscaldamento possono anche produrre composti mutageni e cancerogeni.

Al posto del latte di mucca, si può optare per due prodotti di tipologia differenti:

LATTE DI SOIA: Esso è privo di grassi saturi, di lattosio e di caseina. Tra i benefici del latte di soia troviamo quello di non far aumentare il colesterolo, perché ne è privo, anzi, grazie ad una sua componente –la lecitina, contribuisce ad abbassarne i livelli nel sangue. Questa bevanda è anche molto meno calorica, rispetto al latte normale, è molto più ricco di ferro, è ricca di fibre ed facilmente digeribile.

LATTE DI RISO: è il latte meno grasso, contiene meno proteine rispetto a quello di soia e vi si trovano buone quantità di fibre, vitamine A, B, D e minerali; non contiene glutine.

BUONA VITA. STAY TUNED.

Nadir Davide Mennuni

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