Amiche ed Amici carissimi, l’amore a distanza è una condizione di vita sempre più diffusa. I fattori che favoriscono – e talvolta impongono – questo genere di rapporto sono vari, tuttavia, complice la tecnologia che consente di potersi “raggiungere” in ogni momento oltre la possibilità di viaggiare con costi molto più abbordabili rispetto a tempi addietro, il problema della lontananza è alleviato.
Alcuni, i più tradizionalisti, ne sostengono l’intrinseca precarietà, altri l’esatto contrario, ovvero rapporti preservati dalle insidie della quotidianità. Personalmente propendo per la seconda considerazione.
Quanto alla ancor molto diffusa valutazione di rapporto ad alto rischio tradimento, penso che sia un pericolo neppure equiparabile alla noia di una coppia “tradizionale, ma annoiata. Due persone innamorate ed appagate dalla relazione in essere non sono predisposte al tradimento.
Ne parliamo con la cara Amica Dott.ssa Renata Rana – Psicologa – che oltre ad esaminare la citata condizione in veste di Professionista, ci partecipa della sua testimonianza di Donna coinvolta in un amore a distanza.
Daniela Cavallini:
Carissima Renata, è un grande piacere averti nostra ospite e ti ringrazio per la disponibilità nel condividere la tua intima esperienza.
Dott.ssa Renata Rana:
Anch’io sono felice di essere con voi!
Daniela Cavallini:
Entro subito nel vivo dell’argomento: tu hai in essere un rapporto che presenta lunghi periodi di separazione dal tuo compagno. Come vivi la lontananza?
Dott.ssa Renata Rana:
Innanzitutto, noi attraiamo quello che consciamente o inconsciamente desideriamo, pertanto io, donna indipendente ed amante della libertà vivo serenamente questo rapporto, periodi di lontananza inclusi.
Oggi, rispetto ad una volta, traiamo un sostanziale aiuto da internet – skipe – social – ws – che costituisce un eccellente modo atto a favorire un contatto costante e persino la creazione di riti/dipendenze tra i due partner tanto che a volte, paradossalmente, ci si ritrova “più vicini che da vicino”.
Daniela Cavallini:
Mai momenti di crisi?
Dott.ssa Renata Rana:
No… quantomeno non nel senso comunemente inteso. Le crisi non sono generate dalla distanza chilometrica, bensì dalla lontananza emotiva, dalla negazione, dalla mancanza di focus sulla relazione. Ma questo riguarda i rapporti insani e la distanza costituisce solo un aggravante, non la causa. Una relazione sana, in cui regnano reciprocità e amore, non ha nulla da temere.
Daniela Cavallini:
Dunque neppure il tradimento?
Dott.ssa Renata Rana:
Il tradimento è una conseguenza e mai la causa, a prescindere dalla distanza. Quando una coppia è lontana emotivamente il rischio è costantemente elevato, anche in condizioni di convivenza simbiotica.
Daniela Cavallini:
Ben differente dalla crisi, è la mancanza della presenza fisica…
Dott.ssa Renata Rana:
Non nego che a volte vorrei avere accanto il mio compagno e magari devo attendere tre/quattro mesi prima di rivederlo, ma ho imparato a riformulare gli equilibri: anziché crogiolarmi nella mancanza, assaporo il piacere della libertà.
Daniela Cavallini:
Tre/quattro mesi di lontananza implicano l’acquisizione di abitudini “da single”. Ricordo che quando mio marito, per lavoro, si tratteneva per lungo tempo negli Stati Uniti, al suo rientro mi percepivo molto condizionata…
Dott.ssa Renata Rana:
E’ un aspetto comune, neppure io ne sono esente. Il ritorno è reso altamente condizionante perché, a differenza della seppur eccellente stabilità, è intriso di aspettative d’amore – oltremodo manifesto – e totale dedizione.
Daniela Cavallini:
E’ innegabile che molte donne vivono con difficoltà, talvolta con sofferenza, la forzata separazione. Vuoi dire loro il tuo pensiero?
Dott.ssa Renata Rana:
Certamente! Dico loro di rinunciare alla fantasia dell’amore perfetto. Amare a distanza vuol dire anche amare la lontananza all’insegna della reciprocità e dell’amore.
Daniela Cavallini:
Renata, grazie per la tua disponibilità.
Un abbraccio
Daniela Cavallini
