Cucina

La polenta taragna: una prelibatezza della Valtellina

Piatto sostanzioso e veloce da preparare

Care Amiche e cari Amici de La Voce, la stagione si presta ancora a piatti sostanziosi: uno di questi, è una specialità della Valtellina, in Lombardia. Sto parlando della polenta taragna.

La tradizione vuole che il termine ‘taragna’, derivi dal bastone di legno col quale si gira la polenta e che in valtellinese viene chiamato, ‘tarél’. Andiamo a vedere come si prepara questa prelibatezza.

Va detto che non è difficile da preparare e non richiederà più di mezz’ora del vostro tempo.

Per ottenerne 6 porzioni dovrete disporre di 50 grammi di burro, 250 grammi di fontina, 500 grammi di farina di grano saraceno, A questo si aggiungono, due cucchiai d’olio extravergine d’oliva e due litri d’acqua.

Innanzitutto fate bollire l’acqua, aggiungendo i due cucchiai d’olio. Nel frattempo, tagliate a dadini la fontina ed il burro, assicurandovi che quest’ultimo sia morbido.

Una volta che l’acqua è andata in ebollizione, aggiungete la farina e mescolate con energia e l’impiego di una frusta, sino a quando non avrete ottenuto un composto del tutto omogeneo. La cottura dovrà durare cinque minuti.

Ora, aggiungete il burro e mescolate finché questo non si sarà sciolto. Aggiungete dunque la fontina e mescolate per amalgamare il tutto.

Terminata la cottura, servite a tavola la polenta taragna ben calda e se piace l’idea, accompagnandola con dei funghi.

Per quanto riguarda l’abbinamento con il vino, il mio suggerimento è un Breganze Pinot Nero, un rosso rubino a 12 gradi.

Alla prossima ricetta!

Chef Antony

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Chef Antony

La cucina è arte. Ogni settimana vi propongo un piatto nazionale oppure internazionale, suggerendovi, all'occorrenza, un buon vino o una buona birra da abbinare

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