Nessun gol nelle partite di andata degli ottavi di finale di Champions League disputate ieri; Liverpool-Bayern Monaco e Lione-Barcellona finiscono entrambe 0-0 e definiranno solo nei match di ritorno, in programma fra due settimane, le squadre qualificate ai quarti di finale del torneo.
Il prestigioso incrocio di “Anfield Road” tra Liverpool e Bayern Monaco, entrambe animate dalla legittima aspirazione ad arrivare in fondo alla competizione, mantiene solo in parte le promesse della vigilia. Lo 0-0 conclusivo non è certo esito di un confronto noioso, ma nei novanta minuti non arriva la scintilla necessaria ad accendere la sfida tra due dei maggiori colossi europei. Sono chiaramente gli inglesi a provare a proporsi in modo più sfrontato, ma nel primo tempo Mané e Matip non centrano il bersaglio; nella ripresa il copione non cambia, con i ragazzi di Klopp in prevalenza nella metà campo avversaria, anche se il pericolo maggiore viene creato da Gnabry, che mette i brividi ad Alisson.
Sembrava un match dal pronostico scontato quello tra Lione e Barcellona; i transalpini invece non solo reggono l’urto dei blaugrana, ma arrivano anche ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Ter Stegen, conducendo in porto uno 0-0 che lascia almeno parzialmente sospese le sorti dell’epilogo del “Camp Nou”. L’estremo difensore tedesco, in particolare, è decisivo su Aouar e Terrier, deviando sulla traversa la legnata di quest’ultimo; la risposta degli uomini di Valverde si esaurisce in due tentativi di Dembelè, che tuttavia non vanno a buon fine. Nel secondo tempo la prestazione dei catalani lievita, mentre i francesi pagano lo sforzo dei primi quarantacinque minuti; Messi, Busquets e Suarez collezionano occasioni, ma il fortino del Lione resiste, rinviando il discorso al ritorno in Catalogna.
Riprende questa sera al “Wanda Metropolitano” l’inseguimento della Juventus alla conquista della Champions League; contro l’Atletico Madrid di Simeone, però, l’impegno dei bianconeri si presenta durissimo benché non impossibile. Al temibile trio offensivo dei colchoneros, formato da Saul, Griezmann e dall’ex Morata, Allegri contrappone una difesa con Bonucci e Chiellini completamente recuperati; le folate sulla sinistra di Alex Sandro saranno equilibrate dalla copertura di De Sciglio sul lato opposto, mentre in mezzo al campo Matuidi e Bentancur andranno a garantire muscoli e senso tattico a fronte della creatività di Pjanic. In avanti, Ronaldo rappresenta l’arma in più rispetto agli anni precedenti e giocherà insieme al rinato Dybala e all’insostituibile Mandzukic, ex della partita.
L’ultimo ottavo di finale, conclusivamente, sembra piuttosto indirizzato nel pronostico; il Manchester City, primo in Premier League alla pari del Liverpool (ma con una partita in più) va a fare visita allo Schalke 04 alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. I tedeschi, guidati da Domenico Tedesco, le cui origini risultano fin troppo chiare, non appaiono in grado di scalfire la corazzata di Guardiola, che però negli anni scorsi è sempre caduta prematuramente rispetto alle previsioni.
Gigi Bria