La "Sophia"

L’Acqua, un Maestro di Abbondanza e Gentilezza

Cade l’Acqua ma quale insegnamento porta realmente?

Dopo L’Aria questa settimana ho avuto un’esperienza profonda con l’Acqua.

 Alcuni forse hanno letto l’articolo sull’Acqua di quest’estate.
Oggi però voglio parlarvene in forma ancora diversa portando la vostra attenzione sull’Acqua che cade, una situazione che forse spesso ignoriamo e sottovalutiamo.  

Perché l’Acqua? E perché quando essa cade da un bicchiere o da una bottiglia ci vuole far riflettere su un aspetto importante? 

In questi giorni mi è capitato proprio questa situazione ovvero l’Acqua si è rovesciata dalla mia borraccia.

Come prima sensazione ero dispiaciuta in quanto l’Acqua è da sempre molto preziosa per me.
Difficilmente concepisco lo spreco d’Acqua che avviene anche solo lasciando scorrere il rubinetto mettendosi a fare altro; un atto inutile ma che ho notato spesso nelle persone. 

Il mio rifiuto verso lo spreco dell’Acqua deriva da una presa di consapevolezza più profonda ma anche da un’esperienza che ho vissuto vivendo in campagna. 

In una fredda giornata d’inverno quando nevicò e la natura fu gelida tutto sembrava fermo. Infatti anche l’Acqua smise di scorrere e di raggiungere la nostra casa. Le tubature che collegavano il nostro pozzo con la casa erano avvolte da freddo e ghiaccio cosicché l’Acqua non poté più scorrere e permetterci di bere, cucinare, fare la doccia e svolgere qualunque altra funzione con l’Acqua. Recuperando l’Acqua dal pozzo e trasportandola a mano compresi presto che essa era fondamentale per così tante cose e soprattutto che non mi era dovuta. 

Spesso pensiamo che l’Acqua ci sia in qualche modo dovuto, al supermercato quando finiscono le bottiglie d’Acqua pensiamo che l’uomo non abbia prodotto abbastanza Acqua per tutti e pretendiamo che lo faccia.

Non è assurdo che su questo pianeta ci relazioniamo con bottiglie di Acqua invece di fonti d’Acqua?
Ci siamo inutilmente allontanati da ciò che è puro e reale per sostituirlo con qualcosa di superfluo. 

Tornando all’Acqua che cade. 

Dopo questa sensazione di dispiacere ho preso atto di quanto mi era accaduto e ho rivolto più profondamente la domanda a me stessa: Come mai è successo questo?

Rivolgere una domanda a se stessi è un atto che dovremmo compiere per molte cose che ci capitano nella vita in quanto nulla accade semplicemente così. 

E’ l’uomo pigro e che non si vuole mettere in discussione che risponde semplicemente: “E’ successo”. 

Spesso quando rivolgiamo, anche ad alta voce, la domanda perché succede una determinata cosa riceviamo la risposta dentro di noi. Alcune volte non è immediato e dobbiamo praticare la pazienza, altre volte la vita ci appare chiara all’istante.

Mentre raccoglievo l’Acqua da terra osservai la quantità di Acqua che si era depositata e pensai ancora: quanta Acqua. 

Oltre a questo però mi resi conto di quanto fosse gentile l’Acqua. Anziché finire nel mio corpo aveva deciso di finire per terra solamente per darmi un insegnamento.

L’Essere umano è in grado di fare questo pensai? 

Quante volte siamo capaci di compiere un sacrificio per illuminare qualcuno, aiutare qualcuno, per prenderci cura senza preoccuparci di perdere energia, tempo e denaro? 

Ho trovato una tale gentilezza nell’atto che ho compreso che l’Acqua è pura abbondanza e gentilezza. Lei non pensa mai di perdere qualcosa eppure cade, scorre, gocciola e mentre si mostra in mille forme diverse non si preoccupa mai di perdere qualcosa o di finire.

Al contrario dell’uomo che in qualsiasi atto porta con sé la preoccupazione di poter perdere qualcosa o non guadagnare abbastanza.

Mentre raccoglievo l’Acqua l’ho dunque ringraziata per avermi portato l’insegnamento dell’abbondanza. 

Vivere in abbondanza non significa soltanto avere abbastanza denaro, salute e cibo. 

Significa agire senza la paura di non essere abbastanza. 

Significa agire credendo in sé stessi. 

Significa agire riconoscendo la propria grandezza e il proprio valore. 

Significa mettersi al servizio dell’umanità attraverso l’aiuto del prossimo. 

Significa riconoscere le proprie potenzialità caratteriali, esserne grati e utilizzarle per aiutare gli altri e compiere la propria missione.

Possiamo riconoscere l’abbondanza in tante altre cose ma quello che voglio dirvi è che l’Acqua non è solamente fondamentale per la nostra vita ma è viva e ci insegna quella vita che oggi facciamo fatica a far scorrere. 

Ogni volta che ci troviamo di fronte a ciò che ci capita e dunque di fronte alla nostra vita andiamo fino in fondo per scoprire i grandi insegnamenti della nostra esistenza.

L’Acqua è un maestro abbondante che si da a noi per risvegliarci  

Sophia Molitor 

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