Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Maria Teresa d’Austria, la sovrana illuminata

Figura importante anche per le epoche successive: impresse un cambiamento progressista a tutto il suo regno

Immaginiamoci gli anni della prima metà del 1700. Immaginiamo di essere una donna e di voler diventare imperatrice.

Maria Teresa d’Asburgo era la primogenita dell’Imperatore Carlo VI. Nonostante questo e nonostante la Sanzione emessa dal padre che la autorizzava a diventare suo successore ci vollero sette anni di guerre e vicende tipiche di quei tempi e ancora non bastò.

Così Maria Teresa si risolse a far nominare suo marito Imperatore del Sacro Romano Impero, Francesco I. Fu la prima e unica donna della Casa d’Austria a diventare Imperatrice. Fu chiamata la “Sovrana Illuminata” per le grandi riforme che attuò in tutto il regno, che durò quarant’anni.

Ebbe sedici figli dal matrimonio. E già possiamo immaginare uno stuolo di nutrici a occuparsi dei pargoli, ma sedici gravidanze restano comunque tante perché ti rimangano ancora un po’ di forze. E all’Imperatrice ne rimasero davvero tante; teoricamente il suo ruolo era quello di Imperatrice consorte ma in realtà ella divenne per tutti e a tutti gli effetti la vera detentrice del potere imperiale.

Mi ha affascinata questa figura perché dimostrò doti di grande forza e grande visione, riformò il suo tempo i cui effetti si riscontrano ancora oggi, anche in Italia come vedremo.

Per citare alcune sue riforme: diminuì i poteri del clero e l’inquisizione venne gradatamente abolita, diversificò decentrandoli i vari poteri finanziari e amministrativi, istituì il catasto con il quale si iniziarono a tassare anche le proprietà dei nobili, rafforzò le capacità militari, restaurò monumenti e palazzi di molte città anche al di fuori del territorio dell’Austria, fece eseguire studi sulla mortalità infantile e riformò il sistema sanitario, regolò la sepoltura dei morti in modo igienico, redasse un codice per i diritti personali e reali, abolì la tortura.

In Italia fra le città che hanno visto la loro storia trasformarsi grazie alla Sovrana Illuminata c’è Trieste. Da Euroregione News: “Fu quindi una donna e Sovrana, Maria Teresa, a cambiare il destino di Trieste, aprendola all’800 e rendendola quella città Mitteleuropea che oggi conosciamo, animata da genti provenienti da ogni sito del Mediterraneo. A lei si deve l’anima multietnica, la vocazione commerciale e marittima, le caratteristiche architettoniche e urbanistiche e la straordinaria epoca di modernizzazione che la vide attuare riforme in ambito scolastico, istituzionale e finanziario, così come innovazioni statali, quali l’istituzione del catasto e del libro tavolare, o sanitarie come l’introduzione delle vaccinazioni, dopo essere stata lei stessa colpita dal vaiolo.”

Anche Milano beneficiò delle idee illuministiche della sovrana; già città aperta alle novità ebbe maggior spinta dal governo austriaco che promuoveva lo sviluppo della cultura incoraggiando le persone a esprimere le proprie capacità. Nei caffè della città si potevano incontrare famosi letterati, giornalisti, archeologi, architetti: a Giuseppe Piermarini fu chiesto di restaurare il Palazzo Ducale e per volere di Maria Teresa fu progettato il Teatro alla Scala. Infatti Vienna, sotto l’influenza dell’Imperatrice, divenne la grande capitale della cultura alla cui corte si recavano intellettuali, letterati tra i quali l’italiano Vittorio Alfieri e musicisti quali Haydn e Mozart.

La riforma più importante e davvero rivoluzionaria, per la quale è ricordata, fu la riforma dell’istruzione pubblica e universitaria, e nel 1774 introdusse l’istruzione primaria affinché i figli del popolo cambiassero mentalità. Di certo da una parte c’era l’esigenza di avere un popolo che rappresentasse maggiormente un vantaggio per il regno, essendo quelli gli anni in cui la superstizione popolare era al culmine, gran parte della popolazione era analfabeta e il clero insegnava a pochi e solo in latino. Le università ebbero quindi il pregio di essere le uniche a rilasciare una laurea e Maria Teresa ne riorganizzò anche i corsi di studi e permise a tutti gli studenti, anche non cattolici, di frequentarli.

Pavia deve a Maria Teresa d’Austria la nascita della Biblioteca Universitaria. Infatti il progetto di riforma dell’istruzione universitaria vide un totale rinnovamento dell’Università di Pavia, dove nel 1778 Alessandro Volta otterrà la cattedra di fisica, e la successiva costruzione della Biblioteca, una tra le più antiche biblioteche pubbliche italiane. Per l’acquisto di volumi il governo austriaco assegnò una dote cospicua, inoltre i volumi nei primi anni arrivavano anche da Vienna, come duplicati, dalle biblioteche acquisite dal governo tra Pavia e Milano e da lasciti testamentari. Oggi conta centinaia di migliaia di volumi; è di luglio del 2018 la notizia che tra di essi è stata scoperta una pergamena manoscritta del 1100 con canti liturgici, oggetto assai prezioso.

La Sovrana Illuminata, la Sovrana delle scienze, figura importante per le epoche successive che impresse un cambiamento progressista a tutto il suo regno, muore il 29 novembre del 1780. Sul suo letto di morte, al figlio Giuseppe II che le chiede se è comoda, risponderà: “Per morire, anche troppo”.

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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