Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Marina Piro

Una vita in Van

Si chiama Pam, il van, un vecchio Renault Kangoo che Marina ha adibito a nuova casa itinerante. Di origini italiane si trasferì nel Regno Unito quando aveva vent’anni, con un lavoro e una casa spaziosa. Dice che quando sarà grande vuole essere una fata delle foreste autosuficiente. Per questo ha deciso di mollare tutto e partire, con il suo cane Odie, che ha undici anni. Via, adesso o mai più, si è detta.

Non sapeva cosa farsene della vita in città. Non era ambiziosa e si sentiva soffocare dalle cose inutili con cui la vita ti porta a circondarti. Voleva tempo, vivere il tempo, godere delle bellezze del mondo. Non le piacciono le persone rumorose al mattino, questo il particolare che è balzato subito alla mia attenzione perché condivido pienamente. Tuttavia a volte le capita di sentirsi sola? mi domando. Odie è un gran cane, che viaggia composto sul sedile posteriore incastrandosi perfettamente tra la cucina e lo schienale del sedile posteriore. Ma quattro chiacchiere se le farebbe volentieri, forse vorrebbe condividere la bellezza dei luoghi che visita? Viaggiare da soli è impegnativo. Bisogna saper fare tutto da soli e costa di più, ammette. Nessuno ti fa sentire al sicuro. Quando sei triste, sola in un van, non è divertente e ci si può ammalare. E sì, non c’è nessuno con cui condividere i ricordi e le emozioni. E sì, può fare schifo, a volte. Ma può essere l’esperienza più profonda.

Fornisce chiare indicazioni su come racimolare denaro durante i viaggi, perché è logico che occorra. Molti presumono che sia ricca e che quindi possa dedicarsi a viaggiare su Pam solo per capriccio. Forse è naturale, dice, perché le persone pensano in funzione della vita che fanno normalmente, che è molto costosa. Viaggiando solo con il necessario le esigenze sono pochissime. Si scopre che è molto più facile spendere meno, anziché fare più denaro. Si può trovare lavoro nelle fattorie che si incontrano lungo la strada, nelle cucine degli alberghi o ristoranti turistici, fare la receptionist nei campeggi o insegnare uno sport se si è in grado, fare l’intrattenitore persino sulle crociere. Bisogna cambiare mentalità rispetto all’idea del classico impiego. Quando si decide di vivere la propria vita in autonomia si è boss di se stessi e solo a sé bisogna fare riferimento. Lei crea i gioielli, bigiotteria che vende online.

Nel suo sito la frase che si legge scolpita a ogni pagina è la seguente: “Fai che le tue paure siano il tuo carburante”. Infatti dice che all’inizio l’idea può spaventare, anche perché ci siamo così disabituati alla solitudine che non siamo in grado di restare da soli per poco tempo senza sentirci fuori posto. Non siamo ok con noi stessi, non ci conosciamo. Viaggiare da soli significa anche non dover scendere a compromessi con le esigenze di altri e seguire solo ciò che fa stare bene. La vulnerabilità può trasformarsi nella nostra forza più grande. Chiunque lo può fare, ne è convinta.

Marina Piro, come si può comprendere, è una ragazza eccezionale, a metà dei suoi venti dice, con molto da insegnare su cosa siamo veramente e quali valori possiamo manifestare intorno a noi. Non è l’unica. Ne cita altre cinque di ragazze che girano da sole sui loro van. Sono Kaya, Franziska, Emily, Viki e Cleo. Racconta la loro bellissima storia e l’idea di lanciare la serie “Girls in van”, donne che percorrono le strade in solitaria sui loro van.

Potete trovare sue notizie sul suo profilo Instagram, sulla pagina Facebook dedicata o sul suo blog, da cui è stata tratta l’immagine, dove racconta le sue riflessioni e i suoi viaggi: www.pamthevan.com

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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