La "Sophia"

L’effetto della mancanza di consapevolezza e perdita del nostro valore originario.

Tornando al nostro valore originario, daremo valore anche agli altri.

Oggi quando si parla di divertimento ci si riferisce molto spesso ad una serata con gli amici al bar, in un locale o a ballare; non si parla quasi mai di aver vissuto un momento di piena gioia con se stessi e in condivisione con gli altri.
Nelle nostre abitudini e stili di vita riconosciamo tutti il mondo dello svago e del divertimento rappresentato oggi dalle discoteche, dai locali, dai concerti e dal consumo di bevande alcoliche.
E’ questo realmente ciò che conosciamo o adottiamo un atteggiamento piuttosto limitato nei confronti di noi stessi?

In questi giorni ho riflettuto sul perché danneggiamo e logoriamo noi stessi e gli altri intorno a noi frequentando certi luoghi,consumando alcol e conducendo un determinato stile di vita.
Notizie di stragi in discoteca, come ad esempio il recente accaduto presso la discoteca “Lanterna Azzurra” ad Ancona in occasione del concerto in programma del trapper “Sfera Ebbasta”, di violenze durante i mercatini di Natale di Strasburgo e intossicazioni di spray urticanti presso la scuola di Pavia hanno inondato i giornali e tutti i mezzi di comunicazione.
Leggendo le notizie più approfondite sui vari casi, tra cui quelli che ho citato sopra, ho pensato che siamo definitivamente chiamati a riflettere sui nostri valori e sull’importanza di consapevolezza e di una conoscenza più profonda per costruire un mondo di pace e di armonia.

Qualche giorno fa sono salita su un autobus e ho visto un gruppo di ragazzi di circa 17 anni che si stavano probabilmente recando a casa dopo la scuola. Le loro chiacchiere riguardavano la scuola, definita solamente un noioso disturbo e un obbligo che toglie solo tempo ai pomeriggi di svago,ovvero ai pomeriggi in cui poter fumare insieme agli amici in un parco.
Ciò che però mi ha veramente colpito in particolare è lo sguardo di uno dei ragazzi. Era uno sguardo che esprimeva quanto di opprimente vi era nei loro discorsi e quanto in realtà una parte di lui insisteva e avrebbe voluto tirar fuori il suo reale valore, il suo potenziale e le sue capacità. Dal suo sguardo ho pensato a quanto vi era di splendido in quel ragazzo.
Vi racconto questo perché credo che in realtà c’è qualcosa di bellissimo in ognuno di noi, ma per poterlo vedere dobbiamo sensibilizzarci e creare l’opportunità  di dare valore. Creando questa possibilità diventa possibile un’armonia condivisa e un valore collettivo.

I giovani ragazzi chiedono costantemente aiuto, chiedono luoghi di formazione in cui esprimere se stessi, in cui non si è obbligati a studiare una materia piuttosto che un’altra. Quale scuola oggi permette di conoscere realmente il potere che ognuno ha dentro di sé e il valore che è in grado di portare? Oppure insegna a meditare e ascoltare un tipo di musica ad alte frequenze per sentire la reale connessione con se stessi? Spesso si dice che i giovani non hanno dei reali valori, ma chiediamoci quali sono realmente questi valori? Le scuole e università che oggi permettono ad alcuni giovani di formarsi condividono una conoscenza che si limita all’inserimento sul mercato e a comprendere il sistema. Se costruissimo luoghi di valore e dessimo la possibilità alle generazioni future di condividere la propria conoscenza ci assumeremmo realmente la responsabilità di un più alto grado di evoluzione consapevole.

Di fronte a queste notizie reali dobbiamo quindi riflettere sul perché così tante persone richiedono queste cose, sentono di dover frequentare un posto, seguire un tipo di musica e riconoscersi in un determinato cantante.
Dobbiamo approfondire noi stessi, ricostruire un legame di fiducia con il nostro cuore e capire che apparteniamo a un programma più grande, più forte, di amore e di pace.


Oggi purtroppo sono ancora le notizie che generano paura, sconforto e insicurezza che raggiungono la massa nell’immediato, mentre quelle gioiose, di pace e di amore rimangono in secondo o addirittura in terzo piano. Abbiamo uno splendido pianeta che ci dona una conoscenza assai profonda e ogni giorno ci sono persone che lottano per la bellezza che offre.  Rendiamoci quindi conto di avere la libertà di scelta consapevole, in quanto esseri parte di questo creato.

Non perdiamo la speranza di fronte alle notizie di cui noi stessi siamo responsabili, torniamo piuttosto al nostro valore originario,sentendo la frequenza di amore che scorre in ognuno di noi e creiamo con questa stessa frequenza una nuova opportunità di pace e condivisione di un bene collettivo.
Esorto tutti noi a soffermarci a pensare cosa desideriamo realmente, quello che sognavamo da piccoli e quale valore vogliamo portare a noi stessi e agli altri.

Sophia Molitor

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