Manovra, Conte: “Era importante evitare la procedura d’infrazione”
Roma, 20 dicembre – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rilasciato un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ dove è tornato a parlare della Manovra.
“Attraversare una procedura di infrazione che avrebbe messo sotto controllo i conti dell’Italia per sette anni, inutile negarlo, avrebbe avuto un costo politico molto elevato, e forse non del tutto prevedibile”, ha affermato Conte ribadendo: “La discussione sulla permanenza dell’Italia in Ue e nell’euro non è né sarà mai un obiettivo politico di questo governo”.
“La protesta dei gilet gialli in Francia può avere avuto il suo peso, anche se è difficile da quantificare”, ha confessato il premier. “Dalla prima cena a Bruxelles sui negoziati – ha poi aggiunto – quando mi sono sentito rivolgere alcune critiche contabili, ho invitato i miei interlocutori a considerare che noi avevamo davanti l’esigenza di mantenere la stabilità sociale in Italia. Ho menzionato esplicitamente al Commissario Pierre Moscovici la rivolta dei gilets jaunes in Francia”.
Per quanto riguarda i rapporti con e tra i due Vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, Conte ha spiegato che la loro assenza in Aula ieri mattina, era giustificata. “Ci siamo resi conto tutti che questo non giovava all’interesse del nostro Paese – ha spiegato il Capo del Governo -. E a quel punto, per evitare che il negoziato si complicasse, ho chiesto e ottenuto una linea di comunicazione più attenta”.
Questo Governo è frutto di un impegno con gli italiani per realizzare un progetto riformatore che richiede tempo ed energie per l’intero arco della legislatura”, ha concluso Conte.
La Voce