Politica

MES: L’EUROGRUPPO NON RIAPRIRA’ IL TESTO. DISCUSSIONE RINVIATA A GENNAIO

Visco (Bankitalia): “Nessuna ristrutturazione del debito”

Il MES continua a tenere banco nel dibattito politico. E’ di ieri la notizia che l’Eurogruppo non intende riaprire la discussione sul testo. Ad affermarlo, il presidente, Mario Centeno il quale ha ricordato che un accordo tra i Paesi membri dell’UE è già stato raggiunto a giugno scorso. “Sul Trattato MES – ha affermato Centeno – abbiamo lavorato molto in questi anni, e preso una decisione a giugno. Da allora è continuato il lavoro tecnico, e oggi faremo il punto, con la prospettiva di firmare le modifiche al Trattato all’inizio dell’anno prossimo”. A chi gli ha chiesto se potrebbe essere il caso di riaprire la discussione su alcuni punti, Centeno ha risposto: “Non vediamo la necessità che questo accada. Stiamo discutendo di dettagli tecnici, l’accordo politico è stato raggiunto. Pensiamo sia piuttosto importante che ci sia dibattito politico in tutti gli Stati membri, e certamente fra i ministri delle Finanze. Ma non vediamo alcun margine perché questo (riferendosi alla riapertura del testo) accada”.

Nonostante le parole di Centeno, pare che i ministri dell’Eurogruppo siano proiettati a riaprire la discussione su alcuni punti a gennaio, specie per quanto riguarda le clausole di azione collettiva. Ciò non significa comunque il rimettere in discussione il testo nella sua interezza.

Sul tema è intervenuto anche il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco il quale, nel corso di un’audizione alla Camera svoltasi ieri, ha dichiarato: che le modifiche relative alla riforma del MES, “sono di portata complessivamente limitata. La riforma non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani”. “La proposta di riforma del MES – ha aggiunto Visco – segna un passo nella giusta direzione, soprattutto perché introduce il backstop al Fondo di risoluzione unico”. Inoltre, “viene confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione”. Una “conferma importante”, poiché diversamente, si andrebbe verso il correre un “rischio enorme”.

“Il modo migliore per convincere tutti dell’utilità della riforma è usarla come punto di partenza per riprendere con convinzione il percorso di integrazione europea”, ha deto ancora il Numero Uno di Bankitalia. Ancora manca “un disegno organico di completamento dell’unione monetaria” oltre al completamento dell’unione bancaria.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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