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Nazionale in campo nel nome di Genova

Stasera a Marassi amichevole con l'Ucraina

Non ci sono punti in palio, ma vive di ricchi significati l’amichevole tra Italia e Ucraina che questa sera si svolgerà allo stadio “Ferraris” di Genova. L’elemento calcistico cede infatti il passo di fronte alla doverosa necessità di manifestare la solidale vicinanza della nostra Nazionale alla cittadinanza genovese, lacerata dal drammatico crollo del ponte “Morandi” che il 14 agosto scorso mietè 43 vittime.

Le iniziative – tanto simboliche, quanto concrete – dirette a testimoniare il legame con il capoluogo ligure sono numerose. L’incontro si fermerà per sessanta secondi al minuto 43, tanti quante furono le vittime della tragedia; ai nove ragazzi rimasti orfani a seguito del dramma, saranno finanziate dalla Federazione altrettante borse di studio per garantire loro un’istruzione ed un futuro.

I membri della Nazionale azzurra dopo l’arrivo a Genova si sono recati immediatamente presso il ponte per un momento commemorativo; è superfluo aggiungere quanto il ct Roberto Mancini, che con la maglia della Sampdoria ha vissuto gli anni più radiosi della propria carriera, risulti toccato dalla vicenda. Non meno importante, poi, è stata la presenza in conferenza stampa da parte di Criscito, capitano del Genoa, e Caprari, perno dei blucerchiati; Perin, oggi in forza alla Juventus, non ha poi dimenticato la città in cui si è affermato calcisticamente, deponendo sul luogo del disastro una corona di fiori. Al dolore azzurro si è aggiunto anche il sincero ricordo di Andriy Shevchenko, allenatore dell’Ucraina, che indica nell’Italia una seconda patria.

I risvolti sportivi, dunque, risultano per lo più secondari, scolorendo di fronte a quelli umani. L’Italia affronta per l’ottava volta l’Ucraina e può vantare un bilancio più che favorevole contro la compagine guidata da Shevchenko; al di fuori di un pareggio, gli Azzurri hanno ottenuto sei vittorie, la più importante delle quali resta il 3-0 nei quarti di finale del Mondiale poi conquistato a Germania 2006. Sotto la guida di Mancini, però, il successo manca all’Italia da ormai quattro mesi, quando l’esordio del tecnico jesino fu bagnato dall’affermazione in amichevole contro l’Arabia Saudita per 2-1.

Non nasce, in verità, sotto una buona stella nemmeno il confronto di stasera, con la rosa italiana che è stata falcidiata dagli infortuni. I milanisti Romagnoli e Cutrone – già in condizioni fisiche imperfette – e l’interista D’Ambrosio hanno ben presto fatto ritorno alla base, rimpiazzati dal doriano Tonelli e da Piccini del Valencia, alla prima apparizione nella Nazionale maggiore. Alla vigilia, poi, si è registrata la defezione di Zaza, sostituito da Lasagna proprio nel giorno del suo rinnovo contrattuale fino al 2023 con l’Udinese.

Anche in preparazione del match di Nations League in programma domenica in Polonia, Mancini sembra intenzionato a disegnare uno schieramento propositivo in fase d’attacco. Davanti a Donnarumma, non ci sono dubbi sulla composizione centrale con Bonucci e Chiellini, mentre Florenzi e Criscito dovrebbero occupare le fasce; a centrocampo, non manca l’attesa per il ritorno di Verratti, che sarà assistito da Barella e Pellegrini. In attacco, infine, attorno ad Immobile graviteranno Chiesa ed Insigne.

Gigi Bria

 

Foto: Getty Images

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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