Politica

Prescrizione: Bonafede attacca Renzi

Il Guardasigilli: "Si è isolato dalla maggioranza". Il leader di Italia Viva replica: "Abbiamo difeso lo stato di diritto"

Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede non ha gradito la posizione assunta da Italia Viva nell’ambito del voto sulla prescrizione in Commissione Giustizia: voto esercitato in accordo con il Centrodestra a sostegno del progetto di Legge Costa. “Prendo atto che l’Italia Viva di Matteo Renzi si è isolata rispetto alla maggioranza votando insieme a Forza Italia e alle opposizioni sulla prescrizione, ma più che prenderne atto come ministro della Giustizia non voglio fare”, ha affermato il Guardasigilli. “Il mio dovere – ha aggiunto Bonafede – è garantire ai cittadini che i processi abbiano tempi ragionevoli”.

Alle parole di Bonafede ha immediatamente replicato Renzi che ha difeso il voto di Italia Viva, spiegandone le motivazioni con un post su Facebook. “Non abbiamo rotto la maggioranza, abbiamo solo difeso lo stato di diritto. Continueremo a farlo, anche senza il permesso dei populisti: populisti nuovi e populisti vecchi. Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini”. “I titoli di oggi sono fantastici – ha aggiunto il leader di IV -. Renzi spacca la maggioranza. Guardiamo i fatti: c’era una legge sulla prescrizione voluta dal Pd e dal ministro Orlando. Poi sono arrivati i populisti giallo-verdi e con i voti leghisti e grillini hanno cambiato la legge eliminando la prescrizione e rendendo i cittadini imputati a vita. Un obbrobrio giuridico. Noi abbiamo votato per ripristinare la legge dei nostri governi, cancellando le misure giustizialiste e populiste. Mi dispiace solo che il Pd abbia scelto di seguire i grillini anche su questo, andando purtroppo a rimorchio dei Cinquestelle”.

Nella diaspora tra Bonafede e Renzi si è inserito anche il “padre” del progetto di legge, Enrico Costa. L’esponente di Forza Italia, rivolgendosi direttamente al Ministro della Giustizia, ha dichiarato: “Signor ministro Bonafede, scommettiamo che il 27 gennaio, in Aula, sarà lei ad essere isolato e a finire in minoranza? Scommettiamo che tantissimi deputati della maggioranza, quando avranno l’opportunità di esprimersi liberamente, manderanno in soffitta la sua riforma? Scommettiamo che i veri garantisti non accetteranno di essere complici dell’omicidio del processo penale? Signor ministro, ha ancora dieci giorni di tempo per proporre una soluzione seria. Ci lavori. E lasci perdere il ridicolo ‘lodo Conte’, che non diventerà mai legge”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio