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Screening del feto: sperimentato al Sant’Anna di Torino il primo test non invasivo del Dna

Con un semplice prelievo di sangue materno, sarà possibile ottenere una prima indicazione delle caratteristiche genetiche

L’Ospedale Sant’Anna di Torino ha sperimentato per la prima volta in Italia un nuovo test del Dna fetale in grado di rendere lo screening prenatale non invasivo. La strumentazione per le analisi del Dna fetale circolante nel sangue materno è una delle prime presentata in esclusiva mondiale dai Laboratori di Stoccolma e il Centro di Ecografia e Diagnosi Prenatale del Sant’Anna. Il progetto avrà la durata di un anno e permetterà di confrontare test di screening tradizionali (combinato e integrato), test diagnostici (amniocentesi e villi) e questo nuovo test del Dna fetale.

Normalmente con i test diagnostici invasivi, si è in grado di verificare se il feto è affetto da una specifica anomalia, ma è sempre un rischio dato che le cellule fetali da analizzare vengono prelevate con un ago inserito nell’addome della futura mamma. Dunque, rispetto a questa diagnostica così invasiva – che comporta un rischio aggiuntivo di aborto – il nuovo test promette un’accuratezza maggiore e meno pericolo per la futura mamma e il nascituro.

Con questa nuova tipologia di test basterà infatti un semplice prelievo di sangue materno per estrarre ed analizzare il Dna libero fetale e ottenere una prima indicazione delle caratteristiche genetiche del feto, tra cui il rischio di trisomia del cromosoma 21 (causa della sindrome di Down) e il trisomia 18 e 13. Ad un numero molto inferiore di future mamme e solo in casi meglio accertati, verranno effettuati anche l’amniocentesi e il prelievo di villi coriali. Al momento la nuova tipologia di esame non è offerta da nessun’altra struttura pubblica se non l’Ospedale Sant’Anna di Torino, ma c’è la buona speranza che presto sarò possibile portare questa nuova tipologia di test meno invasivo anche in altri ospedali.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

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