Calcio Serie A

Serie A: il Milan non sfonda col Torino

Vincono Atalanta ed Empoli

Nel posticipo del 15° turno del campionato di calcio di serie A, il Milan viene fermato sullo 0-0 dal Torino, ma si conferma quarto in solitudine; l’Atalanta strapazza l’Udinese alla “Dacia Arena” e si ripropone tra le candidate all’Europa League in una classifica strettissima che vede sette squadre compresse in tre punti. Continua la risalita dell’Empoli che batte anche il Bologna, mentre il Chievo rosicchia un altro punto pareggiando a Parma.

La domenica calcistica viene aperta all’ora di pranzo da Sassuolo e Fiorentina, che dormicchiano nella prima frazione, ma poi si incendiano chiudendo sul 3-3. I neroverdi costruiscono il doppio vantaggio grazie ad una legnata di Duncan dai venti metri al 62°, seguita cinque minuti dopo dal gol dell’ex Babacar; al 70° Simeone si fa trovare pronto sulla respinta del palo successiva alla botta di Edmilson Fernandes e dimezza il passivo gigliato. Il 3-1 emiliano, firmato all’80° da Sensi con una botta dalla distanza, sembra chiudere i giochi, ma il doppio giallo a Djuricic incoraggia i viola, che accorciano all’89° grazie al sesto gol stagionale di Benassi. L’espulsione di Milenkovic ripristina la parità numerica e al 96° Mirallas pareggia anche il conto dei gol sigillando il conclusivo 3-3.

Non si ferma più l’Empoli di Iachini, che batte il Bologna per 2-1 e arriva ad un bottino di 10 punti conquistati nelle quattro partite disputate sotto la guida del tecnico marchigiano. Caputo apre le danze al 10° mettendo a referto il proprio 8° gol in stagione dopo una combinazione perfetta con La Gumina; prima dell’intervallo però Poli riporta l’equilibrio dopo un’ottima iniziativa di Palacio. A dieci minuti dal termine, poi, La Gumina firma il 2-1 che fa esplodere il “Castellani”. È un buon periodo anche per il Chievo, che va a punti per la quarta domenica consecutiva e conferma di avere un’identità di squadra a dispetto di una classifica nerissima; contro il Parma finisce 1-1 e sono proprio i clivensi a passare per primi con Stepinski in apertura di ripresa. Al 53° però Bruno Alves disegna una traiettoria splendida su punizione e regala il pareggio ai ducali. Vive invece una domenica indimenticabile Duvan Zapata, che con una tripletta affossa l’Udinese, sua ex squadra, consentendo all’Atalanta di imporsi per 3-1 in Friuli. Il colombiano introduce la propria giornata di grazia già dopo due minuti firmando il vantaggio su azione da corner; al 12° però Lasagna trasforma in gol il perfetto assist di D’Alessandro. Il centravanti orobico poi chiude il discorso nella ripresa gonfiando il proprio tabellino con altre due reti che tracciano il solco definitivo tra il 62° e l’80°.

Nel match preserale, l’esordio di Prandelli sulla panchina del Genoa produce un pareggio per 1-1 contro la SPAL. La domenica dei grifoni comincia però in salita a causa dell’espulsione diretta di Criscito dopo una decina di minuti; Petagna, al quarto d’ora, dà frutto alla superiorità numerica degli estensi siglando l’1-0. Il rigore di Piatek, però, ristabilisce la parità al minuto 38° e il polacco torna così in vetta alla classifica dei cannonieri con 11 reti. Il Milan, sempre alle prese con un’infermeria strapiena, non va oltre lo 0-0 casalingo con il Torino e perde l’occasione di mettere nel mirino l’Inter e di insidiarne il terzo posto; i rossoneri confermano però con 26 punti la quarta posizione solitaria, mentre i granata, con 22, oggi occuperebbero l’ultima collocazione utile per accedere all’Europa League. La squadra di Mazzarri disputa una partita vivace e nel primo tempo non trova il vantaggio solo per via di due grandi interventi di Donnarumma; il Milan cresce nel secondo tempo ma non è brillante e nel finale sciupa con Cutrone l’unica vera occasione prodotta nei novanta minuti.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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