Politica

Tria: “Con l’UE giusto abbassare i toni. I conti miglioreranno”

Il Ministro dell'Economia parla del DEF e dei rapporti con l'Unione Europea

Roma, 9 ottobre – Nel corso dell’audizione circa la Nota di aggiornamento sul DEF, presso le Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha affermato: “La Commissione Ue ha espresso preoccupazione circa la modifica del percorso programmatico. Ora si apre una fase di confronto costruttivo con la Commissione che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del governo delineata dalla manovra. Sono d’accordo con il presidente della Camera Fico, sulla necessità di abbassare i toni”.

“Scommettere sui cittadini non è solo un modo nuovo di agire, ma anche coraggioso che non vuol dire impavido e irresponsabile”, ha proseguito Tria, sottolineando che “il nostro obiettivo è di avere stabilità finanziaria che non può essere raggiunta senza stabilità sociale: è il momento di prendere decisioni coraggiose superando il passato”.

“E’ una condizione necessaria intervenire con decisione per evitare sentimenti contrari al libero commercio e l’insorgere di sentimenti contrari all’Europa. Non si sta sui mercati globali senza reti per i perdenti e senza capacità di governare” il momento di transizione. Tria ha spiegato che il senso del Reddito di Cittadinanza è “investimento di cittadinanza, investimento sulle parti più vulnerabili della società per far sì che tornino parte attiva”.

In merito al debito, Tria ha sottolineato che “è del tutto evidente che la strategia di contenimento finora attuata non è risultata efficace”. “Ormai da trent’anni il peso del debito pubblico vincola le scelte, va affrontato al di là delle politiche europee”. Ciò significa che “occorre spostare l’obiettivo: solo attraverso una strategia che abbia al centro la crescita dell’economia è possibile avviare un percorso chiaro di riduzione del rapporto debito/PIL. Per tale ragione il governo sentita la Commissione UE ha deciso di ridefinire il percorso verso l’obiettivo di medio termine”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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