Voce alla birra

VOCE ALLA BIRRA. Alla scoperta della Blanche del Belgio

La Belgian Ale Witbier ha una storia affascinante ed un po’ sofferta

Care amiche e cari amici de La Voce, siamo in un Paese dove la parola “birra” è sicuramente di casa: il Belgio.

Le proposte birrarie sono moltissime e vanno incontro ai gusti di tutti, grazie alla loro varietà. La prima tipologia che vorrò farvi degustare, ben si confà con queste temperature più estive che primaverili, dove il bisogno di dissetarsi, oltre che di degustare, si rende necessario. Sto parlando della Belgian Ale Witbier, appartenente al mondo delle Blanche.

La Belgian Ale Witbier ha una storia affascinante ed un po’ sofferta che affonda le proprie radici nel 1.400. Ma andiamo a scoprirla da vicino, con le sue caratteristiche peculiari.

BELGIAN ALE WITBIER (BLANCHE)

Fermentazione: alta.
Classificazione legale: da normale a speciale.
Classificazione commerciale: specialità.
Storia: 15° Secolo – La rinascita della Blanche coincide con la chiusura della Oud Brouweij Tomsin di Hoegaarden, una piccola cittadina nel Brabante, la quale produceva un’ottima Blanche. Da quel momento, tutti gli estimatori della Blanche persero il gusto di ripagare le proprie fatiche quotidiane. La rinascita arriva nel 1965, grazie a Pierre Celis che, mettendo insieme alcune attrezzature e avvalendosi dei consigli di Luis Tomsin, diede vita alla sua Blanche di Hoegaarden producendo i suoi primi 21 barili e chiamando la sua birreria, “De Kluis” (il chiostro), in onore alla prima ricetta di provenienza monastica.
Ingredienti: acqua non troppo dura; frumento non maltato, malto d’orzo, avena, coriandolo, curacao. Lievito di alta.
Note: rinfrescante, elegante, saporita.
Aspetto: leggermente velato. Schiuma abbondante e persistente.
Area olfattiva prevalente: dolce con lievi note di miele e/o vaniglia, speziato e agrumato all’arancio.
Area gustativa prevalente: fresco e asciutto, prevale il dolce e l’agrumato.Finale fresco, leggermente dolce.
Grado alcolico: da 4,5 a 5,5
Temperatura di servizio: da 4 a 6° C

Direi che come bicchiere del benvenuto in Belgio, è eccellente. Credo proprio che ci tratterremo qui per un po’… la curiosità è tanta e bisogna assolutamente soddisfarla.

A presto e… salute!

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Una bevanda dalla storia millenaria, narrata con passione attraverso la descrizione delle innumerevoli tipologie, produzioni ed abbinamenti gastronomici. In più, qualche chicca di attualità di questo affascinante mondo.

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