Voce alla birra

VOCE ALLA BIRRA. Le abbazie del Belgio e le loro produzioni: la Trappist Ale Tripel

Una tipologia di tradizione medievale che crea il giusto equilibrio tra la frutta ed il malto

Care amiche e cari amici de La Voce, la settimana scorsa siamo andati a curiosare in un’abbazia dove ci è stato possibile scoprire profumi e sapori della Trappist Ale Dubbel. I bravi fraticelli belgi non si sono limitati a questa produzione ed hanno pensato anche a chi cerca sapori più corposi e gradazioni alcoliche più elevate ma non così invasive come si potrebbe supporre. Sulla falsariga della Dubbel, è nata così la Trappist Ale (Belgian Tripel).

E’ una tipologia di tradizione medievale che crea il giusto equilibrio tra la frutta ed il malto, sia nel profumo che nel sapore. Così come la Dubbel è di buona reperibilità sul mercato ed è sempre un’ottima compagnia del dopocena, al pub con gli amici. Andiamo a conoscerla da vicino in tutte le sue caratteristiche.

TRAPPIST ALE (BELGIAN TRIPEL)

Fermentazione: alta
Classificazione legale: doppio malto
Classificazione commerciale: specialità
Storia: monastica del Medioevo – prodotta nel monastero di Westmalle, era distinta dalle tre ‘X’ in quanto più alcolica e pregiata della Dubbel con due ‘X’. Se con ricetta monastica ma prodotta da laici, la tipologia appartiene allo stile ‘Abbazia’; se prodotta dai frati nel monastero, parte del ricavato è devoluto in beneficienza ed appartiene allo stile “Trappista”.
Ingredienti: acqua tipo quasi dolce; malto Pils belga; zuccheri raffinati. Luppolo Stiria Goldings, lievito alta che produce esteri fruttati.
Note: pur essendo alcolica, l’alcol è appena percettibile; la saturazione e l’attenuazione alta contribuiscono nell’esaltare i tanti sapori ed il finale secco. Di solito, rifermenta in bottiglia.
Aspetto: oro intenso leggermente velato, schiuma abbondante, aderente e persistente.
Area olfattiva prevalente: esteri fruttati: arancia, banane. Leggermente luppolata e maltata.
Area gustativa prevalente: equilibrio tra fruttato e morbidezza di maltato. Chiusura leggermente secca.
Grado alcolico: da 7,5 a 9,5
Temperatura di servizio: da 8 a 10° C

Dopo averla conosciuta ed apprezzata, è difficile poterne prescindere. Come tutte le belghe è fondamentale il modo in cui la si spilla per garantire con la schiuma il giusto ‘cappello’ che ne preserva profumo e sapore. La prossima settimana ci tratterremo ancora nelle abbazie del Belgio, alla scoperta di un’altra delle loro specialità e sono certo che non resterete delusi!

A presto e… salute!

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Una bevanda dalla storia millenaria, narrata con passione attraverso la descrizione delle innumerevoli tipologie, produzioni ed abbinamenti gastronomici. In più, qualche chicca di attualità di questo affascinante mondo.

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