Care amiche e cari amici de La Voce, come vi avevo detto la scorsa settimana, stiamo per accomiatarci dal Belgio dove abbiamo imparato a conoscere gli ottimi prodotti birrari realizzati nelle locali abbazie. Per salutare degnamente questa meravigliosa terra, andremo a degustare qualcosa di veramente speciale: la Strong Belgian Ale (Golden Strong Ale).
Non ha una storia ultrasecolare come quella delle birre d’abbazia perché le sue origini risalgono solo al secolo scorso. Tuttavia, questa birra chiara è riuscita a ritagliarsi un livello di notorietà considerevole e di grande apprezzamento tra gli estimatori dei sapori fruttati e delle gradazioni alcoliche di una certa importanza. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio delle sue caratteristiche.
STRONG BELGIAN ALE (GOLDEN STRONG ALE)
Fermentazione: alta
Classificazione legale: doppio malto
Classificazione commerciale: specialità
Storia: 20° Secolo – Ispirata nella brasserie Mortgat nel dopoguerra, per rispondere alle esigenze dei consumatori del bere birra chiara e come risposta al crescente consumo di birra Pils. Per questa tipologia è stato studiato il bicchiere adatto.
Ingredienti: acqua tipo dolce; malto pils belga, zuccheri raffinati; luppolo Goldings Stiria; lievito alta che produce esteri fruttati.
Note: simile alla Tripel, ma più chiara, con un corpo più leggero e secco. Duvel (in fiammingo, diavolo) è stata la prima a dare l’ispirazione alle altre, tutte rifermentate in bottiglia.
Aspetto: sfumature dorate, leggermente velato. Schiuma abbondante, aderente e persistente.
Area olfattiva prevalente: fruttato: pere, arance. Floreale, tenore alcolico morbido.
Area gustativa prevalente: equilibrio tra fruttato, morbidezza tra luppolato e lievito. La chiusura tra luppolo e lievito è bilanciata dall’alcol.
Grado alcolico: da 7,5 a 10,5
Temperatura di servizio: da 8 a 10° C
A presto e… salute!
Beer Story Tell
