Amore

Come lasciare un uomo violento salvaguardando la propria incolumità

I consigli di Andrea Giostra – psicologo e scrittore

Amiche ed Amici carissimi, ho trattato spesso il dramma inerente la violenza sulle donne agita dai loro compagni, tuttavia, oggi desidero concentrare l’attenzione sul momento del distacco finale, ovvero quando lei comunica a lui l’irrevocabile decisione di troncare la relazione. Un istante – quello del distacco – di per sé terribile per tutte le coppie, ma per alcune addirittura rischioso.

Partendo dal presupposto che un uomo violento è da lasciare immediatamente, alla prima manifestazione di tale deplorevole comportamento  (accettare le sue scuse e proseguire la relazione è troppo pericoloso: significa correre un rischio incalcolabile che pone a repentaglio la propria vita!), non posso non considerare che quasi quotidianamente la cronaca  riferisce di donne massacrate – quando non uccise – dal compagno proprio perché quest’ultimo non accetta la separazione.

Come fare dunque a lasciare un partner violento, capace di concretizzare le sue folli minacce, salvaguardando la propria incolumità? Come gestire il momento finale, quello in cui la valigia – reale o metaforica che sia – è pronta e non resta che dirsi addio per sempre?

Lo chiedo all’Amico Andrea Giostra – Psicologo e Scrittore – che ringrazio per essere nuovamente con noi e che, in modo molto chiaro e pragmatico  consiglia:

“Per quel che riguarda il mio contributo all’angoscioso tema, la mia idea è quella di consigliare alle tue lettrici un ottimo film di cui a seguire posto la mia recensione. È un film che adesso si può vedere facilmente anche online su alcuni portali streaming, quali per esempio YouTube… molto istruttivo e ben fatto… per uomini e donne…

Spesso in questi casi la cosa da fare, per una donna, non è minacciare di lasciare il compagno perché è una cosa assai dannosa in quanto mette in guardia l’uomo che inizia a porre in atto una strategia di attesa e di potenziale attacco se le cose non vanno come vuole che vadano, ovvero tenersi la sua donna ad ogni costo!

È bene ricordare che le donne che hanno compreso che con quell’uomo non possono più vivere, devono semplicemente decidere di andarsene senza dare alcun preavviso… farsi dare una mano da qualcuno dei familiari e se c’è una reale minaccia di violenza fisica, rivolgersi alle forze dell’ordine preventivamente.

Se invece ci sono già state delle violenze domestiche, allora dovranno raccogliere le prove degli abusi subiti utilizzando gli strumenti di cui oggi disponiamo tutti: cellulari o semplici registratori.

In sostanza, se la donna ha capito che con quell’uomo non può più vivere, né condividere nulla della sua vita perché violento e irrispettoso, non deve dire che se ne andrà tra qualche giorno o qualche settimana. Deve semplicemente farlo e solo successivamente – al telefono, in un luogo pubblico o in compagnia di qualcuno di sua assoluta fiducia – comunicare il motivo per cui è andata via e non vuole più condividere la sua vita con quell’uomo. Ci vuole un po’ di sano egoismo e di amor proprio a tutela del proprio benessere e della propria incolumità.

Le chiacchiere e le “minacce” di andare via se l’uomo non cambia il suo comportamento, hanno l’effetto diametralmente opposto: l’uomo cambia atteggiamento apparentemente, ma non cambierà mai la sua natura di violento e di irrispettoso nei confronti della “sua” donna.

Un antichissimo detto giapponese dice: «Montagne e fiumi si possono spostare, ma la natura di un uomo non si può spostare!»

 Questo il film che consiglio:

“Il cacciatore di donne” (2013) di Scott Walker | RECENSIONE di Andrea Giostra:

 «Questo film è dedicato a tutte le vittime. Conosciute e sconosciute».

È questa l’ultima frase dei titoli di coda che scorre lenta e fulminante lungo il grande schermo che leggono gli spettatori ancora catturati dalla superba narrazione appena terminata e ipnotizzati dall’orrore del succedersi lento e gelido delle foto di decine di giovani e belle donne cacciate come animali ed abbattute senza esitazione dalla sete di sangue dello psicopatico predatore seriale Robert Hansen, lasciato colpevolmente e vigliaccamente agire per decenni nel suo personale femminicidio dalla stupidità di poliziotti accecati dal machismo e dai vili pregiudizi di uomini delle istituzioni “vittime”, anche loro (?), della loro estrema mediocrità e della loro infinita ignoranza.

I due protagonisti della storia, Cage e Cusack, sono bravissimi. Ma il merito più grande va alla sceneggiatura ed alla regia del giovane neozelandese Scott Walker che con questo suo primo lungometraggio dimostra, senza riserva alcuna, di far parte dei grandi registi e dei grandissimi sceneggiatori del ventunesimo secolo hollywoodiano.

È veramente unico ed inconsueto, per gli artisti contemporanei della settima arte, come Scott Walker abbia costruito la sceneggiatura di questo film bellissimo e straordinariamente incisivo: ha incontrato ed ha parlato per ore ed ore con decine e decine di donne vittime di violenza sessuale, di abuso e di maltrattamento, alcune di loro rimaste miracolosamente vive ai violenti tentativi di omicidio che i loro uomini, o i loro partner sessuali occasionali, avevano tentato di compiere. Una di queste donne, scampata miracolosamente alla morte, è Cindy, la protagonista femminile del film.

Il film racconta, con un realismo marcato dalle riprese realizzate con telecamera a spalla, la sua agghiacciante storia, fatta di violenze e di abusi subìti sin da bambina quando ha perduto tutto: l’affetto per la sua famiglia e la fiducia negli uomini. Fiducia che Cindy ritrova in Scott, che nel film, in alcune scene, è anche Cage, l’investigatore, che ascolta con attenzione le sue parole e raccoglie con tenerezza le sue lacrime. Cage che, aiutato dalla sua tenacia e dal determinante aiuto di Cindy, cattura Robert Hansen, fino ad allora nascosto abilmente sotto gli occhi di tutta la sua comunità, e dietro la stupidità e la viltà di uomini delle istituzioni che avrebbero dovuto, invece, proteggere le loro donne e assicurare alla giustizia terrena un “démone” privo d’anima e privo di alcuna morale.”

 Scheda:

Titolo originale: “The Frozen Ground”.

Regia di Scott Walker

Produzione 50 Cent, Randall Emmett, Jane Fleming

Distribuzione Videa CDE

Sceneggiatura Scott Walker (II)

Musiche di Lorne Balfe

Con Nicolas Cage, Vanessa Hudgens, John Cusack, Dean Norris, Kevin Dunn, Jodi Lyn O’Keefe, Katherine La Nasa, Ryan O’Nan, Radha Mitchell, 50 Cent, Gia Mantegna, Michael McGrady, Matt Gerald, Brad William Henke, Lydia Hull, Bostin Christopher, Tim Lacatena, Brett Baker, Cheyenne Buchanan, Jason Collins, Katie Wallack, Craig Blair

Trailer IT: https://www.youtube.com/watch?v=Bn-gAgi1HB0

Trailer EN: https://www.youtube.com/watch?v=GZSo12hMuKE

IMDb: https://www.imdb.com/title/tt2005374/

Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cacciatore_di_donne

ANDREA GIOSTRA

https://andreagiostrafilm.blogspot.it

https://business.facebook.com/AndreaGiostraFilm/

 Ringrazio nuovamente Andrea!

Un abbraccio

Daniela Cavallini

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