Coppa Italia

Coppa Italia: l’Atalanta affonda la Juventus. La Fiorentina ne fa 7 alla Roma

Questa sera Inter-Lazio decreterà l'ultima semifinalista

Dopo il Milan, approdano alle semifinali di Coppa Italia anche Fiorentina ed Atalanta che ora si incroceranno per giocarsi l’accesso all’epilogo del trofeo nazionale; nei quarti in partita unica i gigliati hanno umiliato la Roma per 7-1, mentre gli orobici hanno abbattuto per 3-0 la Juventus, campione in carica nelle ultime quattro edizioni. Questa sera Inter-Lazio decreterà l’ultima semifinalista.

La Roma attraversa una serata inspiegabile e rivive antichi incubi che rimandano a Manchester United e Bayern Monaco; al “Franchi” infatti i giallorossi si sciolgono con una facilità disarmante al cospetto della Fiorentina che mortifica gli uomini di Di Francesco per 7-1. Prima del 20° i viola sono già avanti 2-0 grazie ad una doppietta di Chiesa al 7° e al 18°, in entrambe le circostanze servito ottimamente da Mirallas; Kolarov al 28° sembra restituire un senso all’incontro con una sassata mancina dal limite, ma al 33° Muriel ripristina il divario siglando il quarto gol in tre partite con la maglia viola.

Ad inizio ripresa Di Francesco gioca la carta Dzeko, ma la sua squadra si sfalda ulteriormente; Benassi al minuto 66 fa 4-1 e poco dopo Dzeko viene espulso da Manganiello per una protesta troppo veemente. La Fiorentina ha ancora fame e abusa di un avversario ormai inerme; Chiesa al 74° completa la prima tripletta in carriera siglando il quinto gol. Simeone, subentrato a Muriel, nel finale trova due volte (79° e 89°) la gloria personale per il 7-1 conclusivo che manda i viola in semifinale e rispedisce la Roma a casa con la testa bassa.

Le premesse per una parziale sorpresa nell’altro quarto di finale c’erano tutte; l’Atalanta allo stato attuale è probabilmente la miglior espressione di calcio in Italia, mentre la Juventus, indiscutibilmente prima in campionato, aveva dato qualche segnale di sofferenza domenica scorsa contro la Lazio quando, dominata a lungo dai biancocelesti, era riuscita a strappare un successo che non era apparso del tutto meritato. Il 3-0 con cui gli orobici hanno affossato ieri sera i campioni d’Italia, sorprende più per le proporzioni che in sé per l’esito del match.

Che sia una serata in cui i bianconeri non brillano per concentrazione appare chiaro al 37° minuto, quando Cancelo, subentrato all’infortunato Chiellini (e dopo la cessione di Benatia e il guaio a Bonucci, un eventuale stop prolungato del centrale bianconero sarebbe una tegola) eccede in un prolungato possesso di palla e viene scippato da Castagne che si invola verso l’area juventina e dal limite sigla il vantaggio. La squadra di Gasperini vede sanguinare l’avversario e due minuti dopo è ancora letale; lo strapotere fisico di Zapata è decisivo per uscire dall’accerchiamento della retroguardia bianconera al limite dell’area, ma lo è ancora di più per inchiodare alle spalle di Szczesny il 2-0 con un destro poderoso. La Juventus, tramortita, perde anche Allegri, allontanato per proteste subito dopo il raddoppio atalantino. Nella ripresa i bianconeri non riescono a risorgere pur restando quasi costantemente appostati nella metà campo dell’Atalanta. All’86° però il tracollo juventino si completa; il pigro retropassaggio di De Sciglio verso Szczesny viene intercettato da Zapata che realizza il 3-0 mandando in tripudio il popolo atalantino e spegnendo in anticipo le velleità della Juventus di conquistare per la quinta volta di fila la Coppa nazionale.

Gigi Bria 

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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