Salute

Guerra all’antibiotico resistenza: un naso elettronico ci dirà se dovremo assumerne oppure no

Un’idea semplice, ma efficace che funziona più o meno come un etilometro: una volta che il paziente ha soffiato in un tubo, il naso elettronico analizza il campione e ne individua i batteri

Ammalarsi e ricorrere agli antibiotici è un classico. Ma l’assunzione illimitata di questi farmaci sta causando una preoccupante antibiotico-resistenza che rende i batteri immuni agli antibiotici, e quindi praticamente invincibili. Un fenomeno allarmante anche in Italia che presenta numeri da record tanto da collocarla al di sopra della media europea per la presenza di questi “super-batteri”.

Infatti, secondo i dati pubblicati su The Lancet Infectious Diseases dall’ECDC, il nostro risulta essere il primo Paese per numero medio di infezioni e di morti attribuibili ad antibiotico resistenza: oltre 200 mila infezioni. Siamo lontani la Francia – seconda in classifica – di 80 mila unità e rispetto alla Germania ne contiamo il quadruplo.

Solo in Europa, poi, sarebbero 33 mila le persone morte nel 2015 per infezioni resistenti alle cure e il 39% delle morti è causato da infezioni batteriche resistenti a antibiotici di ultima generazione come carbapenemi e colistina. Frenare l’uso e abuso di antibiotici non sarebbe una cosa da poco, dato il chiaro allarme degli scienziati: se non si farà presto qualcosa, entro il 2050 l’antibiotico resistenza ucciderà 10 milioni di persone all’anno.

Ma una soluzione “pronta all’uso” potrebbe scongiurare un incremento di casi. Un naso elettronico, infatti, sarà in grado di dirci se dovremo assumere antibiotici o meno. Un’idea semplice, ma efficace che funziona più o meno come un etilometro: una volta che il paziente ha soffiato in un tubo, il naso elettronico analizza il campione e ne individua i batteri.

L’idea di un “etilometro” nasale arriva da James Covington, della Warwick University. I risultati preliminari del processo del progetto BreathSpec, guidato da Imspex, suggeriscono un’accuratezza dell’80%: un risultato decisamente soddisfacente per una situazione di screening generale.

Come si è arrivati a questa percentuale? Per 18 mesi, gli scienziati hanno reclutato 1.112 partecipanti provenienti da sette ospedali tra Liverpool, Leicester, Cardiff, Edimburgo e Blackpool. Tra queste, 520 persone avevano infezione delle vie respiratorie inferiori, 272 delle quali non batteriche e 248 batteriche. Le altre186 non avevano nulla.

Secondo Covington, i vantaggi dell’utilizzo del naso elettronico sono duplici: “In primo luogo questo macchinario aiuta a ridurre le prescrizioni – inutili – di antibiotici. Gli esperti auspicano un 20% in meno. In secondo luogo mette in guardia da malattie del tratto respiratorio alla vigilia di un intervento. Infine, prescrivere meno antibiotici significa allungare la vita di questi farmaci, più efficaci più a lungo, se non se ne fa un abuso”.

Beatrice Spreafico

Mostra Altro

Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio