Le donne sono vento

LE DONNE SONO VENTO. Anita Moorjani

La vita è un dono

Si è presentata a Tedx nel 2013 dicendo che non avrebbe dovuto essere lì. Doveva essere morta il 2 febbraio 2006. Anita Moorjani era in coma, come lei stessa afferma, dopo quattro anni di lotta con il cancro. Si trattava di attimi, ore prima che spirasse. Ma accadde qualcosa di strano, che lei racconta dal palco. Ted, o Tedx, è un marchio gestito da un’organizzazione no profit di conferenze americane con l’obiettivo di diffondere valori tra la gente. Dal 2009, prima conferenza a Como, sono stati tenuti molti Ted in varie città italiane.

Anita racconta che, a discapito di quanto stava accadendo alle persone intorno a lei e al suo stato di coma, lei era consapevole di tutto ciò che accadeva. Poteva sentire le emozioni di suo marito e gli interventi che i medici facevano al suo corpo. Non erano sensazioni: poteva osservare tutto a 360 gradi e non solo nella stanza in cui il suo corpo giaceva, ben oltre i confini dei muri. Vedeva il suo corpo ma lei si trovava ovunque nello stesso momento. Le bastava decidere dove essere e la sua consapevolezza si espandeva oltre i continenti, poteva vedere il fratello che dall’India prendeva un aereo per andare a salutarla un’ultima volta, lei si trovava a Hong Kong. Poteva sentire la presenza accanto a sé di persone care che erano morte tempo prima, come il padre e un caro amico, che la stavano guidando e le parlavano.

La cosa più sorprendente che riferisce era la condizione nella quale si trovava: una consapevolezza chiara di ogni cosa. “Ho capito perché avevo il cancro, ho capito che ero molto più grande, tutti noi siamo molto più grandi e più potenti di quello che pensiamo di essere quando ci troviamo nei nostri corpi fisici. Sentivo di essere in connessione con tutti, sentivo che condividevamo tutti la stessa coscienza. Sentivo che mio padre tentava di dirmi che dovevo tornare perché non era ancora la mia ora, ma io non volevo, non vedevo una sola buona ragione per tornare in quel corpo malato e morente”.

In questo strano stato si rese conto che ora aveva una comprensione differente, avendo capito la causa del cancro, e che se fosse tornata il suo corpo sarebbe guarito molto velocemente.

Ecco perché ha deciso di tornare. Le parole di suo padre e del suo migliore amico sono state: “Ora che sai chi sei veramente torna indietro e vivi senza paura”.

E così fu lei a rasserenare tutti quando si svegliò e assicurar loro che sarebbe stata bene in fretta, sebbene il suo corpo fosse devastato e i medici usassero la massima prudenza. Starò bene, diceva, perché non è la mia ora. In pochi giorni i tumori nel corpo diminuirono del 70%, dopo 5 settimane tornò a casa ed era completamente libera dal cancro.

Ovviamente, racconta, da quel momento la sua vita cambiò completamente e modificò la sua visione del mondo. Ora, dice, sa che esiste molto di più di quello che crediamo o possiamo sperimentare. Ci vuole consapevolezza, perché quando illuminiamo qualcosa con la nostra consapevolezza, diventa realtà, diventa ciò di cui faremo esperienza.

“Può esserci qualcosa proprio sotto il vostro naso, ma se la vostra consapevolezza non lo vede non ne farete mai esperienza”.

Anche Anita vuole puntare a diffondere diversamente la consapevolezza: ad esempio non sul cancro, e i miliardi di dollari spesi per diffonderla, bensì sul benessere, la consapevolezza del benessere. Avremmo un mondo molto diverso. Così sarebbe se mettessimo tutti i nostri sforzi nella pace invece di concentrarci sulle guerre. Basta cambiare consapevolezza. Che tutto sommato non è poi una notizia nuova, la diceva già Einstein: “Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica”.

Anita condivide i preziosi doni che ha imparato. “Cinque sono le lezioni che ho imparato da questa esperienza; la prima e più importante è che abbiamo bisogno di amore, amore per noi stessi prima di tutto. Solo quando amiamo noi stessi avremo più amore da dare alle altre persone. Per questo ho avuto il cancro, perché non amavo me stessa…La vita non è un dovere, la vita è un dono”.

“La vita potrebbe essere molto più semplice, meno dogmatica se lasciamo fluire le cose. E se ci permettessimo di allentare la tensione, ci divertissimo e imparassimo a ridere. Ridete ogni giorno. E quando tutto il resto crolla, mangiate cioccolato”.

Anita Moorjani ha scritto più di un libro, quello che racconta questa esperienza ha titolo: “Morendo ho ritrovato me stessa”, edizioni Life. Il suo sito ufficiale è: www.anitamoorjani.com, dove potrete ampliare le informazioni su di lei e su ciò che divulga.

Patrizia Massi

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Patrizia Massi

Il più grande destino è quello di imparare molte cose
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