Amore

Social network: contatti, conoscenze, amicizie, blocchi, riconciliazioni…

Fonte di confronto, superficialità, discarica per cafoni

Amiche ed Amici carissimi, l’ambiente Social altro non rappresenta che lo scenario reale nel quale viviamo con la sola differenza che non vi è conoscenza fisica.

Complice l’energia universale, attiva anche virtualmente, alcune richieste di amicizia sono accettate o rifiutate in funzione di sensazioni scaturite da una fotografia oltreché da informazioni che, vere o false che siano, risultano in sintonia o in distonia con il nostro stile di pensiero.

Esattamente come accade, ad esempio alla fermata di un autobus, di provare istintivamente simpatia o antipatia nei confronti di una persona che neppure conosciamo. Non mi riferisco ad alcuna forma di razzismo o classismo, bensì solo ad una reazione epidermica/emotiva irrazionale, tuttavia percepita.

Optando per accordare a qualcuno l’impropriamente cosiddetta “amicizia”, ai primi approcci – peraltro in molti casi neppure manifestati – ci accorgiamo se il contatto ha possibilità di svilupparsi in conoscenza sino a divenire amicizia, se è destinato al limbo dei contatti anonimi – ovvero solo numerici, alcuni dei quali maleducati al punto di chiederti di apporre un like alla loro pagina senza neppure averti detto buongiorno!! – oppure alla sfera degli eliminati o bloccati.

Nel caso della preziosa trasformazione, per esperienza personale, ritengo che l’amicizia virtuale e reale sia pressoché equiparabile; i contatti anonimi sono inutili ma innocui, nell’eliminazione e nel blocco, viceversa, si esplicita il risentimento verso il contatto.

Mi è successo di essere eliminata da chi mi ha chiesto l’amicizia che, accordatagli, ha immediatamente espresso scopi “diversamente leciti” oppure di essere eliminata da chi mi vedeva come una minaccia a causa di possibili “ponti” con altre conoscenze/amicizie comuni o, ancora, a causa di un perverso algoritmo di Facebook che, mostrando post limitatamente ad alcune persone – contatti – genera il succitato risentimento all’insaputa del conoscente ritenuto colpevole di rifiutata interazione.

Ora, pur partendo dall’assunto che non vi è alcun obbligo nel mantenere in essere un rapporto di qualsiasi natura esso sia, si assiste ad infantili forme di rifiuto, precedute solo pochi giorni addietro da altrettanto infantili esternazioni affettuose che si rivelano nella loro superficialità. Un esempio? Parliamo di Facebook: un contatto inoltra un post nella sezione notizie – quindi visibile a tutti gli amici, ma poiché passibile dell’algoritmo di cui sopra, magari non è visibile a te o semplicemente non ti sei collegato per qualche giorno e dunque non hai risposto. Ecco che chi ti scriveva “carissima Daniela, ti auguro… ecc.,ecc.”, senza neppure prendersi il disturbo di chiederti privatamente il motivo del tuo silenzio, ti toglie l’amicizia!

Ecco perché tengo a sottolineare il prezioso distinguo tra conoscenza ed amicizia.

L’amico non è certo colui che se non vede il tuo like apposto al suo post ti esclude o – come si dice in gergo – ti toglie l’amicizia, quello è solo un meschinetto neppure degno di biasimo.

Infine vi sono le richieste di riconciliazione e, qui, propendo per la scrupolosa valutazione del singolo caso, non è generalizzabile. Tutti possiamo sbagliare, ma alcuni errori causano rotture insanabili.

La vera amicizia – l’Amicizia!” – è ben altro e chi sa essere amico/a, per la legge del rispecchiamento, riconosce l’autenticità dei sentimenti nell’altro/a.

Un abbraccio,

Daniela Cavallini

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