Voce alla birra

VOCE ALLA BIRRA. Birrificio Hibu: quando la passione fa diventare campioni

Intervista a Tommaso Norsa

Amiche ed amici de La Voce, per questo appuntamento settimanale della rubrica ‘Voce alla birra’, il nostro Beer Story Tell mi ha temporaneamente lasciato il testimone per agevolare il racconto di una fortunata conoscenza dell’universo birra.

Grazie a lui infatti, ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con una virtuosa realtà imprenditoriale italiana e più precisamente, lombarda: il birrificio Hibu.

Entrando nella sede di Burago di Molgora, nella provincia di Monza Brianza, la prima sensazione è davvero speciale: immediatamente l’olfatto si arricchisce dei profumi dati dalle materie prime che qui vengono lavorate per giungere alla realizzazione di un prodotto di autentico spessore.

A farmi da cicerone è Tommaso Norsa, uno dei soci del birrificio Hibu che con squisita gentilezza mi accompagna lungo il percorso produttivo che va, come raccontato da Beer Story Tell in un precedente articolo, dalla macinazione all’ammostamento, passando per la chiarificazione, l’ebollizione, l’amarificazione, la fermentazione, la maturazione sino a giungere al confezionamento.

E’ una spiegazione avvincente e soprattutto chiara, quella di Tommaso e si capisce che a parlare è un uomo profondamente innamorato del suo lavoro, intrapreso da imprenditore dopo una vasta esperienza maturata nel settore industriale birrario. Mi racconta che la storia del birrificio Hibu nasce nel 2007 e negli anni successivi, oltre che cambiare sedi produttive a causa della crescita del birrificio stesso (segno di ottima salute imprenditoriale), si sviluppa sempre di più la raffinatezza e la ricercatezza per la realizzazione di questa birra che non vuole essere, per filosofia Hibu stessa, una bevanda qualsiasi ma qualcosa che sappia essere apprezzata a fondo: non solo nei profumi e nei sapori, ma anche nella cura dei nomi dati alle varie produzioni sino alla veste grafica delle etichette, curata da Giuseppe Ferrario, fumettista formatosi alla scuola di Bruno Bozzetto. Tommaso tiene a precisare che da qualche anno, il birrificio Hibu è anche una sorta di azienda agricola, occupandosi direttamente della coltivazione di orzo in un appezzamento di 15 ettari in Basilicata e di frumento, oltre che di orzo, in un altro di 40 ettari alle spalle del birrificio di Burago.

birrificio hibu produzioneQuel che si percepisce chiaramente, è che al birrificio Hibu si mette al centro il consumatore e questo lo sa bene il mastro birraio, Raimondo Cetani che all’alba comincia il suo lavoro, assemblando le materie prime secondo le sue personalissime quanto riuscitissime ricette.

Attualmente, Hibu propone una scelta tra 16 birre che sono state suddivise in tre categorie: le ‘Perenni’ che si possono consumare in qualunque momento dell’anno e che nella loro varietà (8 realizzazioni) mettono d’accordo le esigenze di tutti gli estimatori; seguono quelle che appartengono alla ‘Collezione Autunno-Inverno’, quattro etichette che racchiudono birre strutturate ed ottime compagne nelle serate fredde; concludono le quattro birre della ‘Collezione Primavera-Estate’, laddove l’arrivo della bella stagione alleggerisce le menti, invitandole a cercare sapori di frutta e di freschezza.

Ormai siamo quasi a novembre e superato questo mese, magari bevendo una delle birre della ‘Collezione Autunno-Inverno’, si arriverà a Natale. Le menti frenetiche del birrificio Hibu si sono inventati qualcosa di veramente esclusivo, la cui spiegazione la affidiamo direttamente a Tommaso Norsa nella video intervista che segue.

Buona visione e come si dice… Salute!

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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