Voce alla birra

VOCE ALLA BIRRA. Le calorie della birra a confronto con altre bevande

E’ importante sapere quali effetti in termini calorici comporta l’assunzione di una birra

Nei precedenti articoli vi abbiamo cominciato ad introdurre, passo dopo passo, nel meraviglioso mondo della birra. Vi abbiamo spiegato quali sono le materie prime che la compongono, i sistemi di produzione e le varie tipologie di fermentazione.

E’ importante però sapere anche quali effetti in termini calorici comporta l’assunzione di una birra. Per capirlo, il modo migliore è quello di metterla a confronto con altre bevande alcoliche. Infine, un breve excursus su quella che è la classificazione legale della birra, secondo le vigenti leggi italiane.

Partiamo dal principio che la birra è fatta per circa il 93% di acqua. Rispetto agli altri alcolici, il contenuto di acqua compensa gli effetti disidratanti dell’alcol.

Quanto agli altri elementi presenti in una birra, abbiamo:

3,4% di alcol
3% di carboidrati
0% di grassi
175 mg. di potassio; 5 mg. di calcio; 140 mg di fosforo;
48 mg. di magnesio; 6 mg. di silicio.

Inoltre, non possono mancare le vitamine che troviamo in ragione di:

0,15 mg. di vitamina B2
4,5% mg. di vitamina B3
0,24 mg. di vitamina B5
0,14 mg. di vitamina B6
3 mcg. di vitamina H
57 mcg. di vitamina B9
0,8 mcg di vitamina B12

A tutto questo si aggiungono gli antiossidanti in importante quantità.

Ciò detto, prendiamo in esame una birra chiara e mettiamola a paragone con altre bevande non necessariamente alcoliche. Quel che vogliamo esporvi è infatti il confronto sulle basi caloriche: Kcal/100

Una birra chiara presenta 35 Kcal. Un’aranciata, 38; un succo di frutta alla pera, 56; un calice di vino bianco da pasto, 70; un calice di vino rosso da pasto, 75; un aperitivo a base di vino, 186.

I numeri si commentano da soli: la birra è sicuramente la bevanda meno calorica.

CLASSIFICAZIONE LEGALE

Secondo la legge italiana (n. 1354 del 16 agosto 1962, modificata dalla legge n. 329 del 16 luglio 1974), le birre sono suddivise in gradi saccarometrici. In etichetta, viene però suddivisa in 6 categorie per contenuto alcolico in volume:

  • la denominazione ‘birra senza alcol’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 3 e non superiore a 8;
  • la denominazione ‘birra analcolica’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 3 e non superiore a 8;
  • la denominazione ‘birra leggera o light’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 5 e non superiore a 11;
  • la denominazione ‘birra’ o ‘birra normale’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 11;
  • la denominazione ‘birra speciale’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 13;
  • la denominazione ‘birra doppio malto’ è riservata al prodotto con grado saccarometrico in volume non inferiore a 15.
BIRRA NO ALCOL da 3 a 8 gradi saccarometrici (0,1% alc. Vol.)
BIRRA ANALCOLICA da 3 a 8 gradi saccarometrici (da 1 a 2,6% alc. Vol.)
BIRRA LEGGERA (LIGHT) da 5 a 13 gradi saccarometrici (da 3,6 a 4,3% alc. Vol.)
BIRRA NORMALE da 11 a 13 gradi saccarometrici (da 3,6 a 4,3% alc. Vol.)
BIRRA SPECIALE da 13 a 15 gradi saccarometrici (da 4,3 a 5 % alc. Vol.)
BIRRA DOPPIO MALTO oltre i 15 gradi saccarometrici (oltre 5% alc. Vol.)

Al nostro prossimo appuntamento, abbandoneremo momentaneamente la teoria. Abbiamo in serbo per voi una sorpresa che, come giusto sia, non vi sveliamo ma siamo certi che vi farà piacere.

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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