Champions League

Champions: dominio Atletico, Juve abbattuta 2-0. Il City ipoteca i quarti con lo Schalke

La Lazio capitola nuovamente contro il Siviglia e deve salutare l'Europa League

Serata nera per le squadre italiane in Europa. Nel tardo pomeriggio la Lazio capitola nuovamente contro il Siviglia e deve salutare l’Europa League all’altezza dei sedicesimi di finale. In serata la Juventus finisce inghiottita dall’inferno del “Wanda Metropolitano” subendo un pesante 2-0 dall’Atletico Madrid nel confronto di andata degli ottavi di finale di Champions League; al ritorno serve un capolavoro. Ipoteca invece il passaggio ai quarti di finale il Manchester City, che vince a Gelsenkirchen sullo Schalke 04 per 3-2.

Dopo lo 0-1 incassato all'”Olimpico” sette giorni fa, la Lazio non riesce a ribaltare le sorti della qualificazione e perde anche nella tana del Siviglia con il punteggio di 2-0. Poco dopo il quarto d’ora, l’arbitro inglese Taylor sorvola su un possibile contatto in area tra Mercado e Lulic, con i biancocelesti ad invocare inutilmente il calcio di rigore. Al 20° Ben Yedder approfitta di una respinta di Strakosha su tiro di Sarabia e piazza l’1-0. Nella ripresa il doppio giallo a Franco Vazquez al minuto 60 sembra schiudere qualche speranza alla Lazio, ma dieci minuti dopo il rosso diretto a Marusic ripristina la parità numerica. Al 78° Sarabia chiude i giochi su servizio di Navas e la squadra di Inzaghi deve abbandonare l’Europa League.

Confronto praticamente a senso unico a Madrid, dove la Juventus patisce la superiorità fisica, nervosa ed agonistica dell’Atletico e viene piegata per 2-0; al ritorno la squadra di Allegri sarà chiamata ad intavolare la partita perfetta per non vedersi estromettere dalla Champions League già negli ottavi di finale. I novanta minuti della Juventus cominciano e finiscono con un calcio di punizione ad inizio primo tempo di Ronaldo, la cui conclusione, potente ma centrale, viene spedita sopra la traversa da Oblak; per il resto, il monologo dei colchoneros è pressoché integrale. Sempre nella prima frazione, De Sciglio atterra Diego Costa; l’arbitro tedesco Zwayer inizialmente decreta il calcio di rigore, ma la VAR interviene a tramutarlo in un calcio di punizione dal limite. La susseguente botta di Griezmann trova pronto Szczesny.

Nella ripresa la supremazia degli uomini di Simeone si fa asfissiante e crescente con il trascorrere dei minuti; Diego Costa brucia l’1-0 calciando fuori a tu per tu con Szczesny che poco dopo è prodigioso deviando sulla traversa un pallonetto di Griezmann. Il gol dell’Atletico è nell’aria e arriva con un colpo di testa dell’ex Morata, entrato da poco; la VAR però grazia i bianconeri rilevando una spinta dello spagnolo su Chiellini. L’esplosione del “Wanda Metropolitano” è però soltanto rimandata di poco perché Gimenez al 78° sfonda in mischia la resistenza della Juventus per l’1-0; cinque minuti dopo il raddoppio di Godin completa il crollo juventino per un 2-0 ineccepibile, che tuttavia non spegne ancora le speranze della Juventus in vista del ritorno.

Alla “Veltins Arena”, infine, Schalke 04 e Manchester City danno vita ad un match ricco di gol in cui gli inglesi prevalgono per 3-2. Aguero apre le marcature al 18° per i “citizens”, ma due rigori a firma di Bentaleb tra il 38° e il 45° ribaltano momentaneamente il punteggio; l’espulsione per doppia ammonizione di Otamendi al 68° sembra precludere ogni possibilità di recupero agli uomini di Guardiola, che però risorgono andando in rete con Sane all’85° e con Sterling al 90°, per un 3-2 che di fatto pone gli inglesi con un piede e mezzo nei quarti di finale.

Gigi Bria 

Foto: Sportmediaset

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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