Champions League

Champions: Ronaldo espulso, ma la Juve passa a Valencia

Roma travolta a Madrid

Il mercoledì di Champions League fa registrare una vittoria ed una sconfitta per le due italiane, entrambe impegnate in trasferta. La Juventus, in dieci uomini a partire dalla mezz’ora per effetto della fantasiosa espulsione comminata a Cristiano Ronaldo, espugna ugualmente il “Mestalla” imponendosi sul Valencia per 2-0. Destino ben diverso, invece, per la Roma, che viene dominata in lungo e in largo dal Real Madrid, soccombendo con un perentorio 3-0.

Nell’incontro d’esordio del gruppo H, la Juventus partiva con i favori del pronostico contro il Valencia, ancora a secco di vittorie in questo scorcio iniziale di stagione; l’avvio sembra in effetti confermare le previsioni, con i bianconeri sostanzialmente padroni del campo ma anche spreconi, come testimoniano le occasioni divorate in breve successione da Mandzukic e Khedira. In prossimità della mezz’ora, l’episodio chiave; a palla lontana, Murillo e Ronaldo si incrociano al limite dell’area degli spagnoli, con il colombiano che appesantisce la propria caduta suscitando il rimbrotto del portoghese, il quale tuttavia si limita ad un buffetto irritato (ma tutt’altro che violento) sul capo dell’avversario. L’arbitro Brych, palesemente mal suggerito dal proprio collaboratore di porta, estrae il cartellino rosso all’indirizzo del lusitano della Juventus, a sanzionare un intervento per il quale sarebbe risultato eccessivamente severo anche il giallo. Smaltite le lacrime di rabbia del numero 7 bianconero, la Juventus, anche in inferiorità numerica, riprende il controllo dell’incontro e ad un soffio dall’intervallo trova il vantaggio; il direttore di gara sanziona infatti con il penalty il brutto intervento commesso in area da Parejo su Cancelo e dagli undici metri Pjanic non sbaglia.

Nella ripresa, la musica non cambia e al 51° minuto il copione si ripete; Murillo abbatte Bonucci e Brych decreta la massima punizione. Pjanic conferma angolo ed esito, siglando lo 0-2 della tranquillità. La Juventus si limita a gestire, senza mai soffrire e facendo anzi dimenticare l’uomo in meno. L’unica potenziale emozione arriva al 90°, quando anche il Valencia beneficia di un calcio di rigore; il direttore di gara reputa infatti punibile l’intervento in area del nuovo entrato Rugani su Gabriel Paulista, ma Parejo si fa ipnotizzare da Szczesny. La limpida vittoria dei bianconeri vale i primi tre punti nel girone ma non il primato; più rotonda è infatti la vittoria del Manchester United, che si impone per 3-0 sul campo dello Young Boys grazie ad una doppietta di Pogba, il quale poi serve a Martial l’assist del terzo gol.

La Roma vive invece una notte da incubo al “Santiago Bernabeu” e finisce seppellita per 3-0 dal Real Madrid. I “blancos” comandano per tutto il primo tempo costruendo occasioni in serie, ma non riescono a sfondare; l’unico squillo dei giallorossi è merito di Under, ma rappresenta un caso isolato. Il fortino romanista crolla al 45° quando Isco su punizione riscrive la geometria euclidea lasciando immobile Olsen per l’1-0 del Real. Nel secondo tempo cambia poco; ancora Under saggia la concentrazione di Navas, mentre Bale fa tremare la traversa. Proprio il gallese però fredda nuovamente Olsen, quando su un lancio al centimetro di Modric, gonfia la rete giallorossa con un diagonale chirurgico. Con la Roma alle corde, al 90° arriva anche il 3-0 madridista grazie ad una perla a giro da fuori di Mariano Diaz. Nell’altro confronto del gruppo G, il Viktoria Plzen spreca il doppio vantaggio maturato nel primo tempo facendosi raggiungere sul pareggio dalla Lokomotiv Mosca all’ultimo respiro.

Quanto agli altri raggruppamenti, il girone E è già dominio di Ajax e Bayern Monaco; gli olandesi si sbarazzano in casa dell’AEK Atene per 3-0, mentre i bavaresi regolano il Benfica fuori casa per 2-0. Nel gruppo F, invece, sorprende la caduta del Manchester City, piegato in casa dal Lione per 2-1; pareggiano infine per 2-2 Shakhtar Donetsk e Hoffenheim.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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